Il suo manager a colloquio con il ds Giuntoli. E se dovesse partire, il Napoli andrà su Barella
Non lasciamoci ingannare, perché a volte succedono cose, anche sotto ai propri occhi, che sembrano impossibili: però accadono. E può essere un’idea, un sospiro o una vocina, la più “indecente” delle tentazioni, ma è lì, occultata nella penombra del mercato, che intanto si muove secondo il richiamo delle esigenze. Non lasciamoci neanche incantare dalle interpretazioni più o meno libere e dai “segnali di fumo” di questo macro universo: mica va sempre come sospettiamo! E se per esempio, tanto per dirne una, al Psg avessero cominciato a pensare – e persino seriamente – ad Allan, non si può negare d’essere in prossimità d’un tormentone, che finirebbe per rendere rovente persino un gelido gennaio. I fatti sono separati dalle opinioni ma qualcosa si sta muovendo, sotto traccia, attraverso contatti diretti: il club parigino è interessato ad Allan, perché in mezzo al campo manca qualcosa, soprattutto adesso che Adrien Rabiot deve vivere da separato in casa e le prime mosse inducono a sospettare che ci proietteremo in un mese infernale.
APPUNTAMENTO – Il manager di Allan, Juan Manuel Gemelli, è stato a Roma nei giorni scorsi, scortato da due amici, per parlare a nome e per conto del Psg con Cristiano Giuntoli ed eventualmente strappare la disponibilità a trattare per Allan: discorso fronteggiato immediatamente, con un «no» secco pur dinnanzi alla apertura a proposte indecenti. Il Napoli non si muove, non vacilla di fronte alla prospettiva che possano piovere dal cielo di Parigi una cinquantina di milioni di euro: resta serenamente aggrappato al proprio Progetto, però ha anche il dovere di guardarsi intorno.
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