(Italiano) Quel thrilling alla Hitchcock che fa impazzire Fuorigrotta


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Aggrappati ad Alfred Hitchcock. Tutti i suoi film al San Paolo in
un pomeriggio allucinante di sole, errori, disperazione e
sfinimenti. Nodo alla gola. Il labirinto della passione. Vinci per
me. Io ti salverò. Intrigo internazionale per i gol tutti
stranieri. Psyco entrando e uscendo dal tunnel di un incubo
cominciato col rigore sbagliato da Mertens, passando per il
vantaggio di Stepinski, giacendo infine esausti sulla rimonta
azzurra con Milik e Diawara negli ultimi quattro minuti. Le parate
di Sorrentino e ancora due pali come nel vortice degli Uccelli di
Hitchcock, sbigottimento e paura, disperazione, orrore.

Hitchcock, solo Hitchcock. Stavolta non c’entra Sarri. Non
c’entrano gli schemi. Il Napoli ha vinto con le risorse del
coraggio, dell’ardimento, della tenacia, dell’angoscia
domata. Poco aveva prodotto il solito, esagerato possesso-palla (76
per cento) perché, senza ritmo e velocità, gli
azzurri ballavano un valzer lento, ed era il valzer delle candele
spente. Facce stanche, sogni al tramonto. Illusione e
sconforto.

La partita del Napoli moriva due volte. Sul dischetto di Mertens.
Sulla coltellata di Stepinski. Addio monti sorgenti, speranze,
ambizioni, sogni. Alle 16,29 il mondo crollava addosso agli
azzurri. Reina battuto, Chievo in vantaggio. Ma attorno alle 17 le
estreme risorse del Napoli producevano un sorpasso impensabile,
l’ennesima rimonta, la nona, la più insensata,
insperata, patita ed entusiasmante. Miracolosa per tenere il passo
della Juventus. Perché il duello continua.

From: Il Mattino.

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