Due rimonte quest’anno, nove l’anno scorso: l’anima azzurra non conosce limiti
NAPOLI – Spaccanapoli spaccacuore: ovvero, l’anima di un Napoli indomabile. Squadra coraggiosa, magari folle e a tratti anche incomprensibile, ma quando c’è da combattere e lottare non c’è avversario che tenga. Ettore e Achille insieme, gli azzurri; un gruppo vero, uno per tutti e tutti per il risultato, che più passano gli anni e gli allenatori e più le cose non cambiano. Altroché: nove rimonte con Sarri nella stagione precedente, conclusa con il secondo posto dopo una rincorsa incredibile alla Juventus, e già due con Ancelotti in altrettante giornate di campionato. Lazio e poi Milan, l’apoteosi: non uno, ma addirittura due i gol di svantaggio recuperati e poi ribaltati con un tris da spaccare il cuore. Appunto: Spaccanapoli. Che, forse, ancora soltanto forse, potrebbe anche essere la nuova strada verso la maturità. E dunque lo scudetto.
CHE CARATTERE – E allora, gli irriducibili. E sia chiaro: non è una questione di moduli, Sarrismo o Carlettismo, bensì è proprio una matrice. Un marchio di fabbrica: il Napoli di Insigne, Allan, Mertens e compagni è una squadra con gli attributi grandi e grossi. Di autentico carattere. Un po’ umorale e un po’ diesel, a volte, ma guai a colpirla nell’orgoglio: ci hanno provato Immobile all’Olimpico, all’esordio, e poi sabato al San Paolo, in sequenza micidiale, Bonaventura e Calabria. Sì, ci hanno provato Lazio e Milan a mettere nei guai e in discussione la banda di Ancelotti all’alba di un campionato complesso di per sé, ma il risultato è stato una doppia rimonta con tanto di capolavoro finale. E il tutto, in 23 minuti: due volte Zielinski, al 53’ e al 67’, e poi Mertens, all’80’.
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From: Corriere Dello Sport.