La decisione tanto attesa nella giornata di ieri non ha tardato ad arrivare. «Per onorare la sua vita straordinaria e il suo contributo alla nazione, e in segno di rispetto, il turno di Premier League di questo fine settimana sarà posticipato, inclusa la partita di lunedì sera», questo il comunicato di queste ore da parte del campionato inglese, che ha annunciato di fatto una notizia già data per socntata. Il calcio inglese si ferma, ma in realtà si fermerà tutto il calcio del Regno Unito: a seguire la decisione della Premier ci ha già pensato la Scozia visto che nel weekend non si giocheranno nemmeno le sfide della Scottish Premiership.
Una notizia che interessa anche il Napoli: gli azzurri sono attesi martedì dalla trasferta in terra scozzese contro i Glasgow Rangers – tra i primi club ieri a onorare la defunta Regina e ad affiggere la bandiera a mezz’asta all’esterno di Ibrox - in Champions League, squadra che ovviamente non scenderà in campo domani come da programma per la sfida in campionato contro l’Aberdeen. Un problema per gli scozzesi che – visto il calendario già ingolfato tra partite interne e europee – potrebbero addirittura posticipare le partite previste direttamente al 2023. Proprio per questo motivo, a seguito della morte della Regina Elisabetta, il Dipartimento per lo Sport britannico aveva comunicato ai vari membri del Regno Unito che «…non c’è alcun obbligo di rinvio per gli eventi sportivi del Paese». Comunicazione evidentemente non seguita dalle federazioni calcistiche.
Diversa, invece, la questione delle gare europee: la possibilità che i club del Regno impegnati in Champions, Europa League o Conference League decidano di rinviare i propri match è lontana dalla realtà, anche perché il calendario Uefa non si presta a modifiche in corso in una stagione già così impegnata. Ma c’è la possibilità concreta che le gare si svolgano altrove: Manchester City, Arsenal, Liverpool potrebbero chiedere di giocare in territorio irlandese – l’Aviva Stadium di Dublino potrebbe essere la sede migliore -, una richiesta che potrebbero fare anche i Rangers in vista della sfida con il Napoli di Luciano Spalletti martedì. Al momento il cambio sede non è stato richiesto, ma è stata già individuata l’alternativa, ancora a Dublino, con il Finn Park, pronto ad ospitare la gara se ce ne fosse bisogno. «Siamo a conoscenza delle pressioni attuali sul personale di polizia e sulle loro risorse a disposizione, in particolar modo per la giornata martedì 13 settembre», recita il comunicato diffuso direttamente dal club scozzese sul proprio sito ufficiale. «Possiamo confermare che si stanno svolgendo in queste ore discussioni tra l’Uefa, la polizia scozzese e la nostra dirigenza in merito alla nostra partita programmata in Champions League contro il Napoli del prossimo martedì. Al momento, la partita è prevista sempre alla data e all’ora programmate dal calendario internazionale», continua il club scozzese che dunque conferma la sfida europea dopo il lutto nel Regno Unito a seguito della morte della Regina.