(Italiano) Salisburgo-Napoli 2-3: super Mertens e Insigne, che show!


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Doppietta dell’attaccante belga (superato Maradona con 116 gol fra i marcatori azzurri di tutti i tempi) e zampata del capitano: Ancelotti sbanca la Red Bull Arena e consolida il primato nel girone

Tre punti su un campo dove nessuno vinceva da 70 partite, il primo posto nel girone davanti al Liverpool consolidato, la doppietta di Mertens che supera Maradona, il gol di Insigne che va ad abbracciare Ancelotti: la notte del Napoli a Salisburgo è stata perfetta. Perché oltre al successo ridà consapevolezza a una squadra che sembrava essersi smarrita nelle ultime settimane e che invece torna dall’Austria molto più convinta delle sue potenzialità. Occasioni così possono essere una svolta per la stagione.

Nella bolgia della Red Bull Arena c’è un Napoli incerottato, con più di mezza difesa fuori: alle assenze di Maksimovic, Ghoulam, Mario Rui e Hysaj, si aggiunge in extremis anche quella di Manolas, che va in tribuna per un problema al costato. Ancelotti è costretto a inventarsi una linea con Malcuit a destra, Koulibaly e Luperto centrali e Di Lorenzo a sinistra, in panchina non c’è nemmeno un difensore. Per gli azzurri è l’undicesima formazione in 11 partite stagionali, con il tandem d’attacco Lozano-Mertens e l’esclusione di Milik, nonostante l’anticipazione di De Laurentiis che lo dava in campo.

I ritmi di gioco con cui si affrontano le due squadre sono impressionanti, il Napoli soffre a contenere la veemenza degli attacchi del Salisburgo, ma quando ha la palla è bravo a costruire con il fraseggio e con improvvise fiammate. Mertens fa capire subito che per lui non sarà una serata come le altre. Sfiora il gol dopo nemmeno un minuto di gioco, non sbaglia invece quando Callejon lo manda a nozze fra le linee: la rete che gli consente di acciuffare Maradona a 115 fra i marcatori azzurri è un capolavoro di precisione e potenza e fa esultare i tanti tifosi azzurri in trasferta. Non contento il belga rischia di segnare un gol capolavoro con un tiro da metà campo che addirittura fa infortunare il portiere del Salisburgo Stankovic nel tentativo di recuperare (dentro Coronel).

Ma c’è anche tanto Salisburgo in un primo tempo ricco di emozioni: dopo un gol annullato per fuorigioco a Haaland, è un gigantesco Meret a salvare due volte sullo stesso attaccante norvegese e poi su Daka. E’ Malcuit però a commettere la leggerezza su un guizzo di Hwang che regala sempre a Haaland il rigore del pareggio.

Non si poteva continuare 90 minuti con la stessa intensità e inevitabilmente il secondo tempo si gioca a ritmi più bassi. Le emozioni e i colpi di scena però non mancano. Ancelotti inverte Zielinski con Fabian Ruiz e il Napoli ne trae vantaggi in termini di sviluppo di gioco. Così è una bella trama Allan-Malcuit sulla destra a portare Mertens al raddoppio e al suo gol numero 116 in azzurro. Esce un esausto Lozano (in crescita) e c’è spazio per Insigne, ma è il 20enne Haaland (finito anche sul taccuino di Giuntoli) ad acciuffare di nuovo il Napoli con un preciso colpo di testa con Koulibaly che salta a vuoto. Nemmeno il tempo di arrabbiarsi per il pareggio per Ancelotti, perché Mertens regala a Insigne la palla del meritato 3-2. L’esultanza del capitano azzurro è speciale, perché è un abbraccio alll’allenatore dopo le polemiche delle ultime settimane. Con Llorente nel finale al posto di Mertens, gli azzurri portano a casa una vittoria che sa di impresa ma anche di qualificazione agli ottavi.

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From: Corriere Dello Sport.

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