Le parole del ct azzurro intervistato dal Corriere della Sera, a quasi un mese dal via dellEuropeo: Per competere con Inghilterra, Francia e Germania dobbiamo lavorare ancora, ci che abbiamo fatto vedere finora non sufficiente. Poi sul campionato: A parte l’Inter che ha meritato lo scudetto, la squadra italiana che mi piaciuta di pi? Il Bologna, mi riporta al mio Napoli. E a proposito della sua ex squadra: Tre allenatori non si cambiano nemmeno in cinque anni.
“A parte l’Inter che ha vinto meritatamente lo scudetto, la squadra italiana che mi è piaciuta di più è il Bologna. Mi riporta al Napoli. Bel gioco e nel gruppo si respira amicizia, fratellanza. È così che si vince, anche”. Così Luciano Spalletti in un’intervista al Corriere della Sera torna a parlare del campionato, e anche della sua ex squadra, il Napoli portato allo scudetto. “Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi. I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Zirkzee, Kvara per esempio vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno”. E sulle prospettive per le convocazioni all’Europeo per Di Lorenzo, Raspadori, Meret, protagonisti di una stagione non esaltante, il ct è chiaro: “Io valuto complessivamente, non la stagione o gli ultimi mesi”. Quindi, a proposito del collega, Pioli, dato per partente dal Milan: “Pioli è un ottimo allenatore e soprattutto uomo con grandi qualità umane, ha spessore. Ha fatto bene al Milan in questi tre anni. Nelle dinamiche interne non entro”.