Il vice presidente bianconero: “Dovremo rispettare le differenti potenzialità e sfruttare le ripartenze”
UDINE – “Quest’anno siamo ambiziosi ma adesso dobbiamo fare di necessità virtù, non ci aspettavamo di stare nella parte destra della classifica. Ci sono le neopromosse che sono signore squadre e abbiamo capito quanto sia di livello lo Spezia, così come le altre società. Magari le squadre neopromosse arrivano per difendersi e poi quando inizi ad attaccare se la Dea Bendata non ti aiuta e loro ottimizzano…“. Lo ha detto il vice presidente dell’Udinese Stefano Campoccia, intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ora per i friulani c’è lo scontro con un Napoli ferito dall’ultimo ko casalingo: “Jajalo, Nuytinck, Pussetto, Deulofeu e Okaka fuori, più vantaggio di questo non lo potevamo dare. Pussetto? Mi ero illuso di averlo visto in campo subito dopo e non ha peggiorato la situazione tornando a giocare, era molto vicino alla fine del primo tempo. Qualche volta accade perché il crociato è più doloroso, lui invece si è alzato subito, pensavo al menisco. Non ci voleva, anche lui giocava molto bene. Okaka aveva cominciato a segnare e Deulofeu tecnicamente è un pilastro della squadra, ma veniva da un lungo infortunio”.
Domenica alla Dacia Arena arriverà il Napoli: “Batterli? La squadra ha gran valore tecnico, un mister maniacale ed ora bisogna essere rispettosi delle diverse potenzialità, noi dovremo fargli male con le ripartenze. Io ho una stima particolare per Gotti, è più furbo che santo ed ha un valore aggiunto dentro“. Sulle possili operazioni di mercato con il Napoli: “Dobbiamo tutti guardare al cielo e farla finita con il COVID-19, dobbiamo tornare alla normalità. Il calcio soffre, anche le società più virtuose si trovano in una situazione difficilissima. Ci sono complicazioni di liquidità e patrimonialità, la risposta quindi è legata a questa schifezza che pare si stia divertendo a non andare via. L’Udinese ha una buona vetrina e qualità ma anche chiarezza sui valori. Arriverà il momento di rinverdire il rapporto di mercato con il Napoli“.
Su Lasagna, sempre al centro delle voci di mercato: “In questo momento ci teniamo stretta la nostra rosa, siamo ancora ambiziosi nonostante le magagne. Pensare di perdere pezzi per strada non è nelle nostre corde. In questo momento bisogna stare sempre alla finestra ma la stagione e la rosa sono queste. Se arrivassero proposte interessanti le valuteremmo, la rosa è molto ricca sia in attacco che in centrocampo. A gennaio non credo che il Napoli andrà su Lasagna, sa come noi ragioniamo. Cerchiamo di evitare a stagione in corso, questo fa parte di un rigore. Petagna per Lasagna idea del passato? I presidenti si parlano sempre, da me non arrivano le interlocuzioni preliminari non arrivano. Se ci sono state chiacchierate non c’è stato niente che poi ha portato a ufficialità”.
Sulla sentenza Juve–Napoli: “È stata una delle concause per le quali rispetto al Consiglio ho avuto disappunto Una di quelle vicende che nasce dalla complessità della situazione e dalla difficoltà di declinare in maniera puntuale la normativa straordinaria. C’è un conflitto evidente, se l’ASL prevale sul protocollo. E’ stato così anche per il problema degli stadi, un altro problema che il Governo dovrebbe prendere in considerazione. Una minima apertura potrebbe essere fatta. La sentenza comunque nasce da una diversa visione di prevalenza di provvedimenti rispetto ad altri. Che vinca il migliore domenica, sappiamo che il Napoli ci farà vedere i sorci verdi” ha concluso Campoccia.