(Italiano) Via Baroni, il Benevento si aggrappa a De Zerbi


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Benevento. Marco Baroni non è più l’allenatore del Benevento. Il tecnico è stato esonerato dopo la nona sconfitta consecutiva che ha consentito al Benevento di battere il primato negativo del Venezia del 1949-1950. Al suo posto è stato chiamato Roberto De Zerbi, che ha incontrato Oreste Vigorito a Napoli nel pomeriggio e ha trovato l’accordo economico per un contratto fino a giugno 2018. Ieri mattina Baroni aveva comunque diretto l’allenamento a Paduli. Insieme a lui rimosso anche il direttore sportivo Salvatore Di Somma. È stato lo stesso Vigorito a comunicare telefonicamente ad entrambi la sua decisione, ringraziandoli per il lavoro svolto e i risultati raggiunti in passato.

Ad affiancare Vigorito come consulente di mercato potrebbe essere Pasquale Foggia, attuale diesse del settore giovanile giallorosso, poi eventualmente prima di gennaio potrebbe arrivare una figura più esperta a ricoprire il ruolo del dirigente stabiese. Sarebbero stati proprio Foggia e il responsabile scouting Simone Puleo (che con De Zerbi ha giocato insieme ad Avellino) a contattare il neo tecnico per conto di Vigorito. De Zerbi partirà con la squadra oggi da Roma in aereo per Cagliari e dirigerà il primo allenamento (che in pratica sarà la rifinitura pre-gara) direttamente nel ritiro in Sardegna.

Si chiude così una giornata convulsa fatta di incontri e telefonate, che hanno indotto il massimo dirigente giallorosso a scegliere De Zerbi dopo aver tentato invano di ingaggiare Edy Reja (anche attraverso una sontuosa offerta da un milione e 200mila euro), che sta per essere annunciato come commissario tecnico della nazionale slovena (e resterà ad un passo da casa visto che vive a Gorizia), Walter Mazzarri (che attende una chiamata dalla Premier League) e Francesco Guidolin, che avrebbe chiesto una cifra folle. Alla fine De Zerbi ha battuto la concorrenza di Colantuono, Di Carlo e Cosmi, da cui pure Vigorito aveva incassato una disponibilità di massima. «Conosco tanti calciatori della rosa (in primis Iemmello e Di Chiara per averli avuti a Foggia, ndr) – ha dichiarato De Zerbi in un’intervista a Ottochannel – Nel periodo in cui sono stato fermo ho seguito tante partite tra cui anche molte del Benevento. Cercherò di fare del mio meglio, mettendo impegno, lavoro e buona fede. Chi mi conosce sa che sono un passionale, uno che il calcio lo vive al 100%».

De Zerbi, 38 anni, ex calciatore, tra le altre, di Foggia, Napoli, Catania e Cluj, è un allenatore giovanissimo: ha cominciato nel 2013, subito dopo aver appeso le scarpette al chiodo con l’ultima stagione da calciatore al Trento, sulla panchina del Darfo Boario con una retrocessione dalla serie D all’Eccellenza. L’anno successivo è stato chiamato dal Foggia dove è rimasto per due campionati, vincendo la Coppa Italia di Lega Pro nel 2015-2016 e perdendo, nello stesso anno, la finale playoff per la B contro il Pisa. Dal Foggia è stato esonerato il 14 agosto per divergenze di vedute con la società.

A settembre viene chiamato da Zamparini per guidare il Palermo in serie A (in sostituzione del dimissionario Ballardini), dove ottiene un record negativo molto simile a quello di Baroni, collezionando 7 sconfitte consecutive in casa, cosa mai accaduta prima nella storia della massima categoria. Quest’estate si era accordato in Spagna con il Las Palmas, ma dopo aver chiesto per ben due volte il rinvio della firma in attesa di risolvere alcune pendenze economiche con il club rosanero, gli è stato dato il benservito e si può dire che la sua avventura alle Canarie non sia mai iniziata.

«Il presidente Vigorito mi ha chiesto solo di far tornare il sorriso alla gente – ha spiegato De Zerbi – perché è chiaro che questo dovrà essere una logica conseguenza dei risultati. Le mie ultime due esperienze non sono state semplicissime, ma credo che tra Palermo e Benevento ci sia una sostanziale differenza sul piano dell’organico. Non prometto niente, se non di fare del mio meglio in questa nuova esperienza».

Con De Zerbi arrivano nel Sannio anche il secondo Davide Possanzini e i preparatori atletici Vincenzo Teresa e Marcattilio Marcattili. Intanto a Benevento una buona parte della tifoseria non ha preso bene la scelta del nuovo allenatore per via di vecchie ruggini ai tempi del Foggia tra lo stesso De Zerbi e Gaetano Auteri, allora tecnico giallorosso (le due squadre si contesero fino all’ultimo quel campionato di Lega Pro poi stravinto dal Benevento), e di alcune sue dichiarazioni fuori luogo nel post-partita. Davanti allo stadio, in serata, è anche spuntato uno striscione che apostrofa pesantemente il tecnico: «De Zerbi zingaro».

From: Il Mattino.

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