Premesso che dopo l’entusiasmante match con la Lazio tutti quanti ci eravamo già detti Uà dai finalmente è tornato il bel gioco, il bel calcio, mo’ Sarri o non Sarri glielo facciamo vedere noi a questi catenacciari italici della domenica come si fa a divertire le masse calciando un oggetto sferico e invece mo’, dopo la partita di ieri con il Milan, già stiamo tutti quanti un’altra volta con lo Xanax a telefono con lo psicanalista però va detto che le cose non sono mai tutte nere o bianche. O rosse o nere. Stendhal ci ha fatto pure un libro su questo fatto che ci sta sempre la possibilità di guardare agli eventi secondo differenti spunti di interpretazione. Per questo, anche la partita di ieri a San Siro può essere vista in modi diversi. Se, per dire, si è ottimisti di natura, si vede sempre il bicchiere mezzo pieno e si è per così dire incapaci di provare qualsiasi forma di astio e di rancore si potrebbe dire che Milan-Napoli è stata una partita un po’ bloccata perché molto tattica e che in fin dei conti, date le poderose parate di Ospina, ci poteva pure andare peggio e mo’ oltre ai due punti al Meazza ci avevamo lasciato pure l’orgoglio e la dignità. Se, invece, si è più sanguigni, un po’ pessimisti e decisamente pure meno diplomatici si può tranquillamente dire che il Napoli ha giocato una schifezza. E questo sarebbe pure perdonabile se non fosse che prima del pareggio c’era stata la grande illusione. Cioè, ma come? Uno vede una formazione con sei attaccanti, già si figura una serata pirotecnica e poi al novantestimo l’unico fuoco che resiste è quello divampante in salotto dopo aver appicciato il tavolo, le segge, il divano e la televisione con tutto l’abbonamento a Dazn? Ma allora è normale che uno si deprime. Non ci si comporta così, siete delle brutte persone!
From: Il Mattino.