(Italiano) Ospina o Meret, la porta azzurra adesso è sempre in buone mani


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Negli ultimi anni il ruolo di portiere era stato ricoperto da uno
che per leadership (in campo e fuori) e per la capacità di
giocare bene la palla con i piedi, aveva quasi fatto dimenticare
quanto fosse importante l’uso delle mani. Archiviato il
capitolo Pepe Reina, la musica a Napoli sembra essere cambiata. Che
poi Ancelotti lo aveva fatto capire dal primo minuto in cui era
sbarcato sul pianeta Napoli, per lui la prima cosa che deve saper
fare un portiere è parare. Detto, fatto. De Laurentiis e
Giuntoli lo hanno accontentato in pieno perché non gli hanno
messo a disposizione un solo portiere, ma addirittura due.

Ospina e Meret rappresentano due scuole e due mondi diversi. Sono
divisi da 11 anni di differenza: 30 ne ha all’anagrafe il
colombiano, appena 21 l’italiano. Anche a guardarli fisicamente
sono il giorno e la notte: Alex è slanciato, David
più robusto. Su una cosa, però, sono molto simili:
accettano di buon grado le decisioni dell’allenatore. Fino a
quando Meret è stato fermo ai box per i problemi fisici che
lo hanno bloccato nel mese di luglio, Ospina è stato
considerato il portiere titolare con Karnezis utilizzato solo per
farlo recuperare dai lunghi viaggi intercontinentali per gli
impegni con la nazionale. Da dicembre, invece, quando Meret
è tornato a pieno regime a disposizione di Ancelotti,
l’allenatore del Napoli ha effettuato una sorta di alternanza
quasi sistematica. Ospina è diventato il portiere di coppa
(ha giocato lui tutte le gare di Champions e quella degli ottavi di
Coppa Italia), mentre Meret è stato il titolare in
campionato. Tutto chiaro, senza musi lunghi né tanto meno
mal di pancia.

From: Il Mattino.

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