L’impresa eccezionale, a questo punto della stagione, è
reggere il meno diciotto, guardando fuori dall’Italia. È
quello che tocca al Napoli, e a diverse altre squadre con una
distanza maggiore, come per certe coppie, provare a inventarsi un
doppio campo, dopo la doppia zona di Oronzo Canà che ora
è passato all’Unesco. Pensare alla delusione di un
campionato dove si pareggia molto di più rispetto agli anni
passati (lo raccontava Gianfranco Teotino l’altro giorno sul
Foglio) e dove agli inizi di marzo c’è poco da fare, la
grande impresa è resistere alla noia di un Napoli-Sassuolo,
guardando e soprattutto sopportando l’indolenza di Diawara, e
l’astrazione di Ounas: dribblomaniaco egoista, mentre Carlo
Ancelotti smadonnando comincia a capire le squadre francesi della
Ligue 1 di quando allenava il Psg, mentre il padre di Neymar non
capirà mai Eric Cantona, ma sarebbe un po’ come
pretendere che Lorenzo Insigne capisca la libertà di coppia
in Serge Gainsbourg. È una catena di incomprensioni e
reinvenzioni, sperando di andare avanti in Europa League,
l’unica strada possibile, rispetto al grande ingorgo da esodo
ferragostano che è diventato il campionato italiano,
singhiozzi e piccoli entusiasmi, ogni tanto qualcuno prova a lodare
il lavoro di Gennaro Gattuso di bel calcio nemmeno a parlarne ma
almeno macina punti; altri elogiano la pazienza di Luciano
Spalletti con Wanda Nara prima e Mauro Icardi a domeniche alterne,
gli stessi che poi gli rimproverano l’impazienza; insomma se
Cristiano Ronaldo non ingrassa o evade il fisco anche in Italia:
sarà davvero difficile arrivare a maggio.
From: Il Mattino.