Intervista al presidente del Cagliari: «Interesse concreto, siamo stati contattati a gennaio. È più completo di Nainggolan. Non bastano 50 milioni. Ma cerco di tenerlo: nel 2020 il club compirà 100 anni»
Tommaso Giulini è un presidente (quasi) felice. A un anno dal centenario della nascita del suo Cagliari, è convintissimo di proseguire la prossima stagione con il tecnico Maran, culla il sogno di trattenere il “gioiello” Barella e si gode tre rossoblù in azzurro per la seconda volta fila. Dopo la vittoria contro la Fiorentina che ha confermato il rendimento super in casa dei sardi, gli mancano solo qualche vittoria in trasferta, dove la squadra non è stata all’altezza delle aspettative, e il via libera al progetto definitivo del nuovo stadio per il quale sta lavorando da tempo insieme ai suoi collaboratori. A quel punto sarà davvero felice. Senza il… quasi.
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Tra 10 giorni ci sarà Cagliari-Juventus. Che voto fa in caso di una vittoria come quella del Genoa contro i bianconeri?
«Se batteremo la Juve, farò la processione di Sant’Efisio».
Barella è mai stato vicino alla cessione nel mercato di gennaio?
«No».
Quale sarà da luglio in poi il suo futuro?
«Non lo so neppure io, ma credo che sia un giocatore che può crescere ancora molto. Speriamo che continui a farlo con la nostra maglia».
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Qual è la valutazione di Barella?
«La valutazione la fate voi e vedo che la scrivete spesso sui giornali».
Quindi 45-50 milioni?
«Magari anche un pochino di più visto che il prossimo anno è il centenario della sua squadra del cuore».
De Laurentiis glielo ha chiesto?
«Questo non lo posso negare. L’interesse del Napoli a gennaio era concreto».
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From: Corriere Dello Sport.