Basta con la Babele delle pronunce. Da domani torna la Champions League e l’Uefa ha deciso di mettere un pò d’ordine al disordine linguistico che spesso accompagna i nomi dei giocatori, nella presentazione delle squadre in campo e nelle telecronache. Così la Federcalcio europea ha pensato bene di pubblicare sul suo sito ufficiale una sorta di guida alla pronuncia corretta dal titolo esemplificativo («Come pronunciare correttamente i nomi dei giocatori. leggi e impara»), con l’intento dichiarato di evitare bizzarre pronunce dei nomi dei calciatori.
Una prima volta assoluta, figlia dello strapotere della tv e della Babele calcistica di giocatori da tutto il mondo Gli esempi sono innumerevoli – l’intento è soprattutto quello di venire incontro ai telecronisti inglesi, spesso incapaci di pronunciare correttamente cognomi italiani, spagnoli, tedeschi o turchi – e tutti messi nero su bianco sul sito dell’Uefa con le squadre indicate in ordine alfabetico, con qualche inevitabile bizzarria che non può non sfuggire, a cominciare dall’impronunciabile cognome del portiere polacco della Juventus, Wojciech Szczęsny, da pronunciare adesso «Voy-check Sh-chens-nay», mentre Bernardeschi diventa «Ber-nar-desk-ee», Juan Cuadrado «Wan Kwad-rard-o» e De Sciglio «De Sheely-o». occhio anche in casa Atalanta con Hateboer che va pronunciato «Hatta-boo-er» e Pašalić «Pa-shah-litch». Per quanto riguarda Djimsiti, non si sa se è più contorta la trascrizione Uefa («Xhimshiti») o la sua pronuncia («Jimsh-ittee»).
Ha certamente più chance di essere individuato Robert Lewandowski che l’Uefa invita a pronunciare «Levan-dovski», mentre il brasiliano Caio del Benfica, facilissimo da pronunciare in mezza Europa, si trasforma in un più criptico «Kye-oh». Il vero banco di prova per i telecronisti diventano, inevitabilmente, i nomi dei turchi del Galatasaray: Buyuk diventa «Boo-yook», Selcuk İnan «Sel-chook Ee-nan» e Şener Ozbayraklå un lunghissimo «Shenner Erz-by-rak-ler». Va certamente meglio agli interisti con de Vrij da pronunciare «Duv-rye», Diego Godn «God-een» e Milan Skriniar «Shkreen-yar», anche forse la palma della pronuncia più caratteristica va al “napoletano” Elseid Hysaj: «Hoo-sigh», dove quel sigh sta per un sospiro, l’unico modo per pronunciare l’albanese
From: Il Mattino.