Partiamo dalle buone notizie. Strano ma vero, perch nonostante i rischi per il Napoli agli ottavi siano enormi, c’è anche qualche nota positiva. Tipo? Real Madrid e Chelsea – le due squadre che hanno eliminato gli azzurri nei due precedenti agli ottavi di Champions – sono nella stessa urna della squadra di Gattuso e per tanto non possono essere affrontate. Altre buone notizie? Sì, ancora un paio. Tipo che volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, il Napoli potrebbe trovare sul proprio cammino una tra Valencia e Lipsia, non esattamente due colossi.
E allora iniziamo da qui, perché la fortuna bisogna anche sapersela creare in vista dell’appuntamento di oggi alle 12, quando a Nyon saranno sorteggiati gli accoppiamenti dei prossimi ottavi di Champions (diretta tv su Sky Sport 24 e Sky Sport Football e sul sito Sportmediaset.it). Sorteggi oggi, è vero, ma le doppie sfide si giocheranno nel 2020 e spalmate su ben 4 settimane. Le gare di andata (il Napoli la giocherà in casa perché non è testa di serie), infatti, sono in programma tra 18-19 e 25-26 febbraio, mentre quelle di ritorno sono previste per 10-11 e 17-18 marzo. Dicevamo della fortuna da creare. Inutile negarselo, Valencia e Lipsia sarebbero due avversarie decisamente alla portata degli azzurri. Gli spagnoli hanno staccato il pass per gli ottavi all’ultima giornata andando a vincere sul campo dell’Ajax, non esattamente l’ultima della classe e per di più si sono piazzati addirittura avanti al Chelsea (finito in seconda fascia). Tutto merito dei gol di Rodrigo che dopo il fischio finale della gara di Amsterdam ancora non credeva alla qualificazione e alle telecamere in campo gridava «Es un milagro» ( è un miracolo). L’allenatore è Celades, arrivato a settembre con grosso scetticismo dopo l’esonero a sorpresa di Marcelino. Ha messo insieme i cocci di una squadra allo sbando, l’ha portata agli ottavi di Champions e in Liga è in piena lotta per un posto in Europa League. Tra le stelle occhio ai giovanissimi Soler e Ferran Torres (è un 2000), mentre per gli ottavi di Champions torneranno a disposizione l’italiano Piccini (terzino che piace anche a Mancini) e l’ex Inter Kondogbia. Niente male prendere il Lipsia. La squadra della Red Bull si è piazzata prima nel girone con Lione, Benfica e Zenit grazie alle idee chiare del giovanissimo allenatore Nagelsmann, uno che a 32 anni ha già battuto tutti i record di precocità in panchina. Werner è la stella in attacco, ma occhio che il mercato potrebbe regalargli un compagno di reparto coi fiocchi: quell’Haaland del Salisburgo (già 8 gol in Champions) che il Napoli conosce bene.
E poi ci sono le altre quattro, con un cerchio che si stringe sempre di più. Perché c’è un dato impressionante: per la prima volta da quando esiste il nuovo format della Champions (ovvero dal 2003) le 16 squadre provengono tutte dai maggiori 5 campionati europei. 4 spagnole, 4 inglesi, 3 tedesche, 3 italiane e 2 francesi. Ci sono poche regole, anzi due: non si possono sfidare le squadre della stessa nazione e quelle che provengono dallo stesso girone. Quindi niente Juventus e Liverpool per gli azzurri. Al Napoli, allora, può capitare in sorte – anzi in malasorte – il Barcellona di Messi, il City di Guardola, il Psg di Neymar o il Bayern di Lewandowski. Ma andiamo con ordine.
Basterebbe un colore, anzi un materiale, per racchiudere tutto il talento del Barcellona: oro. Se d’oro è il pallone, vuol dire che c’è di mezzo Messi che due settimane fa ha conquistato il sesto della sua carriera. Con il Barcellona incanta – eccome se incanta- soprattutto nelle notti europee. Al festival del gol (anche se quest’anno i blaugrana hanno brillato più per la difesa con appena 4 gol incassati che per l’attacco, 9 quelli realizzati) si aggiungono Luis Suarez e Griezmann, arrivato in estate dall’Atletico Madrid. L’ultimo coniglio tirato fuori dal cilindro di Valverde si chiama Fati: 17 anni e già 3 gol segnati, 2 in Liga e 1 in Champions, una settimana fa contro l’Inter. Il mercato potrebbe sottrarre alla rosa due centrocampisti di esperienza con Vidal e Rakitic, che però certamente saranno ben rimpiazzati.
Guardiola è una garanzia. E c’è da aggiungere che questo sembra davvero l’anno giusto per il City per vincere qualcosa in Europa. In Premier, infatti, il distacco dal Liverpool è oramai quasi incolmabile e così tutte le energie saranno destinate alla Champions. Le stelle sono tante, da Aguero a De Bruyne, da Gabriel Jesus a Sterling che con 5 reti è il miglior marcatore della squadra in questa stagione europea. Ha dominato il girone dell’Atalanta con 16 gol fatti e 4 subiti (gli stessi del Napoli).
La cosa che stupisce di più del cammino in Champions del Psg è il fatto che nonostante Mbappè, Neymar, Cavani e Icardi (arrivato in estate dopo il lungo corteggiamento da parte del Napoli), la squadra di Tuchel non ha il miglior attacco della fase a gironi (17 gol fatti a contro i 24 realizzati dal Bayern). Ok, detto questo la squadra francese è una corazzata e infatti ha subito appena 5 gol totali in un gruppo dove c’era anche il Real Madrid. Il centrocampo è sempre presidiato da Verratti – amico di Insigne – e la difesa è retta dall’esperienza di Thiago Silva, ex compagno di squadra di Gattuso al Milan. Dopo una partenza a rilento, però, Neymar sta tornando ai suoi livelli e agli ottavi potrebbe fare la differenza.
Abbiamo detto che il miglior attacco della prima fase della Champions è stato quello del Bayern. Ci mancherebbe, visto che il capocannoniere della competizione è il polacco con la maglia numero 9 della squadra che nel corso della stagione è passata da Kivac a Hans-Dieter Flick. Roberto Lewandowski è una macchina da gol: 9 ne ha segnati in Champions, altri 16 in Bundesliga e 1, per non farsi mancare nulla, anche in coppa di Germania. Alla vecchia guardia (Neuer, Boateng, Kimmich, Müller e lo stesso Lewandowski) si aggiungono i baby di talento Thiago Alcantara, Gnabry, Goretzka e Pavard oltre agli ex italiani Perisic e Coutinho. Questo il mix che ha portato il Bayern ad esser l’unica squadra a chiudere la fase a gironi a punteggio pieno mettendosi dietro il Tottenham – finalista sei mesi fa- battuto 2-7 a Londra e 3-1 a Monaco.