Il calcio prima e il calcio dopo. Per Demetrio Albertini è
sempre stata una missione, da calciatore ma anche da dirigente. Nel
giugno 2006 è stato vice commissario straordinario della
Figc con Guido Rossi, poi vicepresidente della Federazione con
Giancarlo Abete nonché curatore del fallimento del Parma nel
2015. Oggi guarda al futuro e infatti ha lanciato il corso per
responsabili del settore giovanile a Coverciano.
Il campo resta il primo amore: che serie A sta
vedendo?
«Le impressioni iniziali rispecchiano un po’ quello che
ci si aspettava. Inter e Juve sono lì dove dovevano
essere».
E il Napoli?
«Forse è quella che è un po’ più
indietro, ma siamo all’inizio. A questo punto della stagione
pensavo potesse avere qualche punto in più. Ma sono rimasto
colpito dalla grande prestazione da squadra matura contro il
Liverpool».
E poi cosa è successo?
«Va tutto contestualizzato nel momento e l’aria che si
respira fuori non è la stessa che si respira nello
spogliatoio».
Qualcuno ha parlato di confusione da parte di
Ancelotti.
«Non credo proprio. Per me il Napoli era una squadra matura
anche prima della bella vittoria contro il Liverpool. Poi i tifosi
sono così: immagino che dopo la vittoria sul Liverpool tutti
fossero convinti di poter vincere lo scudetto… Questa è
anche la bellezza del tifoso».
From: Il Mattino.