Una lunga corsa a tappe, tutte vincenti fino all’ultima frenata. Manca poco alle 20 quando il mercoledì di Aurelio De Laurentiis subisce uno scossone: il responso dell’ultimo tampone – effettuato in mattinata – risulta positivo. Il suo e quello della moglie Jacquline, con cui condivide le ore a Capri dallo scorso giugno. Un responso inaspettato, ma soprattutto un avviso da estendere a tutti quelli che in quella giornata avevano incontrato il numero uno del Napoli.
Il patron azzurro, infatti, aveva lasciato Capri di buon mattino. Primo step l’aliscafo che lo avrebbe portato a Napoli, con tanto di misurazione della temperatura che ha dato l’ok a De Laurentiis. Sbarcato al porto, corsa verso Capodichino per il volo privato che l’avrebbe portato a Milano per l’Assemblea di Lega. anche nello scalo napoletano per il presidente non ci sono stati problemi: temperatura corporea nella norma e l’ok alla partenza verso la Lombardia e subito in taxi nell’hotel Hilton . Complessivamente, ADL ha misurato la febbre sei volte tra aeroporti e ingresso e uscita dell’hotel.
Forse non si aspettava la ressa di giornalisti presenti fuori dalla struttura meneghina – anche se ormai una abitudine degli ultimi giorni -, da qui la mascherina non indossata nel brevissimo passaggio taxi-hall per De Laurentiis. Che ha poi vestito ogni tipo di protezione – con tanto di distanza minima assicurata – anche nelle ore in riunione. All’uscita, il copione è purtroppo lo stesso: le telecamere beccano il numero uno azzurro sprovvisto di mascherina mentre entra in taxi. Poche parole rilasciate di corsa alla stampa e il nuovo viaggio verso Napoli.
Al rientro, ecco la notizia della positività. Con tanto di avviso celere a tutti i colleghi e membri dell’Assemblea. L’asintomaticità confermata dal suo entourage più stretto sgombera il campo da equivoci, ma il pensiero va subito alla squadra di Gattuso che domani affronterà il Pescara e domenica andrà a Lisbona per le ultime amichevoli dell’estate. Amichevoli salve, però: il patron non ha contatti con il gruppo azzurro dalla scorsa settimana, quando si era ancora tutti a Castel di Sangro e un’altra positività nella dirigenza azzurra aveva fatto drizzare le antenne al mondo Napoli.