Domani alle 18.55 il Napoli sfida il Gnek nella seconda gara del girone E di Champions. Alla vigilia della gara ha parlato Carlo Ancelotti.
«Il mio stato d’animo non lo conosce nessuno. Il Napoli deve are quello che sa fare, al massimo delle proprie possibilità. Niente di più. Il mio stato d’animo non è molto leggibile. I giocatori lo conoscono meglio, ma sanno che non sono arrabbiato come è stato scritto.
Mertens sta allenandosi bene, è in un ottimo momento e spero per lui che possa segnare questo gol così importate per raggiungere un posto importante nella storia del Napoli.
Ho una grandissima considerazione di questa squadra e di questi giocatori e allora le volte i cui sono soddisfatto sono poche. Conoscendo il valore e quello che può fare, diventa difficile per me essere pienamente soddisfatto. Si cerca sempre il massimo. Ciò detto non dico che non sono soddisfatto della partita col Brescia, dobbiamo essere critici, ma non troppo. Se non pensiamo che qui ci sarà da soffrire andiamo in contro a brutte figure. Ci sarà un clima caldo contro una squadra che ha già perso la prima. Paradossalmente quando c’è da soffrire la mia squadra mi piace di più. Sono più tranquillo quando siamo nel nostro fortino.
Genk gioca un buon calcio offensivo: idee chiare e identità precisa. Cercheranno di fare un calcio propositivo. Lo hanno fatto anche a Salisburgo dove hanno sofferto le riprende.
Milik è stato in ritardo rispetto agli altri perché dove risolvere un problema fisico. Non ha bisogno di slancio: se gioca darà il suo contributo come gli altri.
Strigliata non mi pice il termine: si strigliano gli asini e qui abbiamo delle persone. Abbiamo fatto una valutazione tra cose andate bene e cose no. Qualità e impegno. Poi atteggiamento troppo remissivo nel secondo tempo. Valutazioni che facciamo ogni volt dopo le partite. Poi il tono della voce è un piccolo dettaglio, parlare di strigliata mi sembra eccessivo».
From: Il Mattino.