(Italiano) Hamsik ammaina la cresta: «Ma qui a Napoli lascio il cuore»


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Inviato a Castel Volturno 

L’ultimo no al Borussia Dortmund. Intorno al 20 agosto.
«Mi spiace, non se ne parla». Un rifiuto dopo
l’altro in questi 12 anni, la forza di resistere persino alle
strategie di Mino Raiola che aveva pronto tagliole di ogni tipo pur
di portarlo al Milan. Macché. Per capire perché
è diventato la bandiera del Napoli bisogna vivere un
pomeriggio a Villaggio Coppola, il luogo che ha scelto fin dal
primo giorno in azzurro, nell’agosto del 2007. A pochi passi
dal centro tecnico di Castel Volturno. Quando Martina non era
ancora la moglie e lui, Marek Hamsik, aveva scelto di abitare in un
villino a due piani senza particolari fronzoli. È una
domenica strana che Marek decide di vivere con la sua famiglia,
all’Aquapetra Resort, Telese Terme. Dopo aver salutato al volo
qualche amico nel bar in cui trascorre i suoi momenti di
libertà, a due passi da casa sua. Non ha il coraggio di
pensare a una festa di addio perché sa bene che un addio non
può mai essere una festa. E anche lui ammette che il vero
problema è andare via da qui: «Siete parte del mio
cuore, siete la mia famiglia», confida senza riuscire a
pronunciare le parole che tutti sanno: «Me ne vado». E
che i campioni possono essere gladiatori o Highlander, ma quando
escono di scena hanno bisogno di una carezza. Scrive sul suo blog:
«Grande partita con la Sampdoria, tre punti
importanti». Del fatto che sia l’ultima sua partita
neppure un cenno.

From: Il Mattino.

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