La lunga notte del Napoli era comincia al fischio finale di Doveri, che ha alzato le braccia al cielo per convalidare il rigore di Milik e la vittoria finale degli azzurri. Le corse, gli abbracci, poi l’inevitabile festa in barba agli assembramenti. In campo, come in città. Sì, perché mentre il Napoli e Gattuso festeggiavano quasi in forma privata in un Olimpico vuoto, dall’altra parte le strade della città si riempivano di tifosi festanti e in attesa del rientro in città dei prorpi beniamini. Come da programma, il Napoli lascia lo stadio alle 00.43. Il clima festante supera i vetri del bus ed è facilmente riconoscibile. Una decina di tifosi e curiosi aspetta anche il pullman napoletano all’esterno dell’Olimpico, prima del viaggio verso la Stazione Termini. Gli azzurri lasciano Roma all’1.10, con qualche minuto di ritardo rispetto ai piani, minuti accettabili con in mano la Coppa.
Parte l’incredibile festa. Anzi, continua la festa anche dentro le carrozze festanti. Manolas mostra sui social le immagini della squadra che celebra il titolo: da «Oje vita» sentito in campo al fischio finale a «Sarò con te» cantato da tutti nel lungo viaggio. «Quando sono arrivato quest’estate te l’avevo detto che avremmo vinto qualcosa» dice il greco a Dries Mertens in diretta. La squadra è attesa da familiari, parenti e autisti privati alla Stazione di Afragola, perché nel frattempo Piazza Garibaldi si è riempita di migliaia di tifosi ed è praticamente impossibile scendere senza un incredibile ressa ad accompagnare l’arrivo. Ma nella testa degli azzurri spunta l’idea di voler festeggiare coi tifosi: ad Afragola era sceso il solo Hysaj, tutti verso la Stazione Centrale.
Arrivati a Piazza Garibaldi, intorno alle 2.40, però, gli addetti ai lavori si rendono conto delle difficoltà. La piazza tende a non svuotarsi e il charter Trenitalia è costretto all’ennesimo cambio di programma: dietrofront, di nuovo verso Afragola dove nel frattempo si sono ammassati taxi e tifosi, insieme alle Forze dell’Ordine. La squadra si mostra ai presenti prima a distanza: mini passeggiata sulle balconate della Stazione che dà vita ai primi cori e alle ovazioni per tutti, soprattutto Gattuso. Il gruppo al completo lascia il treno alle 3.45, per aspettare i nuovi piani della polizia presente, i tifosi festeggiano con ogni vettura che passa davanti, dedicando particolare attenzione a Dries Mertens, fresco di rinnovo e bravo a festeggiare con i tifosi direttamente dal taxi. Gli azzurri tornano a casa alle prime luci dell’alba, tra sorrisi e soddisfazioni. Domani Gattuso ha concesso un giorno di riposo a tutto il gruppo. Uno solo, però, perché da venerdì si torna in campo con la testa già al campionato.