(Italiano) La Lazio ci crede, la Juve in crisi: 103 giorni dopo bentornata Serie A


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Per ora accontentiamoci della semplice ripartenza del campionato (dopo che ricominciata e conclusa la Coppa Italia), a breve cominceranno pure le partite che contano. Oggi la Serie A riapre i cancelli, come noto, senza pubblico, con un protocollo sanitario da rispettare, ma con la quarantena soft: Torino-Parma (ore 19,30) e Verona-Cagliari. Salutiamo la prima di Walter Zenga sulla panchina dei sardi, perch il suo annuncio (in sostituzione di Maran) avvenuto poco prima della chiusura del mondo. Si ricomincia dai recuperi della 6a di ritorno, che si completer domani con Atalanta-Sassuolo (19,30) e Inter-Sampdoria (21,45).

Ma dove eravamo rimasti? Capitolo a parte merita l’Atalanta: a Bergamo domani riapre il Gewiss Stadium – l’ex Azzurri d’Italia – dopo aver navigato nel dramma per mese, e ancora oggi soffre per una massiccia presenza del Covid-19. Bergamo ha pianto, adesso prova a sorridere e l’Atalanta cerca di continuare a sognare, il quarto posto (un bel pezzo è già in cassaforte) e la Champions (che non è più un’utopia). Domani la squadra di Gasperini prova a staccare la Roma (sotto anche negli scontri diretti), al momento è già indietro di tre punti, mentre la squadra di Conte ha la possibilità di accorciare sulla Lazio a 62, quindi avanti di otto punti. Il quadro appare chiaro: Inzaghi insidia Sarri per lo scudetto, mentre Gasperini se la deve vedere con Fonseca per il quarto posto. Questo sempre in teoria, perché quello che rivedremo da oggi non sarà il calcio abbandonato a marzo. L’imprevedibilità, come dice Ranieri, renderà il campionato falsato. Ma oggi questo interessa poco alla gente, che ha voglia di calcio. Che sia falsato, però, è un dato: i mesi di stop, la gare a porte chiuse, una preparazione a singhiozzo e questi sono i motivi evidenti. 
 

 

L’Inter, in Coppa Italia, ha mostrato qualche lacuna (Lukaku e Lautaro sono ora in difficoltà, Eriksen è tutto da riscoprire), per non parlare della Juventus, che ha perso la finale di Coppa contro la il Napoli, mettendo in discussione il futuro di Sarri. Si attende il risveglio bianconero, specie di Ronaldo e Dybala (colpito dal virus più di due mesi fa), soprattutto dovremo capire come starà la Lazio, che farà il suo esordio il 22, in casa proprio dell’Atalanta. La squadra di Inzaghi, vista la situazione della rivale, ha il compito di crederci. La sfida di Bergamo servirà in chiave scudetto e per la Champions, strettamente interessata anche la Roma, tra il desiderio del quarto posto e l’evitare che la Lazio possa sbattergli in faccia il titolo, per non rendere la stagione giallorossa devastante. Il calendario migliore ce l’ha l’Inter, che sogna la rimonta scudetto, ma ora è molto dietro: dopo la Sampdoria, affronterà, Sassuolo, Parma, Brescia, Bologna, Verona, Torino, Spal, prima dello scontro con la Roma il 19 luglio all’Olimpico. 

La Lazio ha lo scontro con l’Atalanta e con il Milan, oltre a quelli fuori casa con Juve e il Napoli. Ma pure qui, altra incognita, quanto conterà giocare fuori casa o in casa, visto che gli stadi saranno vuoti? In Germania il fattore campo ha inciso pochissimo. Un tentativo per la Champions lo farà anche il Napoli, che parte con un grande svantaggio ma ha dalla sua forza psicologica per il successo in Coppa Italia. Gattuso è realista. «L’Atalanta ha anche una partita da recuperare, noi dobbiamo pensare a migliorare il nostro gioco». Del resto, l’Europa League è garantita. Un traguardo ancora alla portata di Milan, Verona, Parma e perché no, anche del Bologna di un rigenerato Mihajlovic. Tra color che sono sospesi, compaiono Cagliari, Sassuolo, Udinese e forse la Fiorentina, che è ferma a 30 punti (il Torino ne ha 27…), a più 5 dalla zona retrocessione, che al momento interessa Sampdoria, Genoa, Lecce e Spal. Il Brescia è più fuori che dentro. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/calcio/serie_a_riparte_anticipi_atalanta_juve_scudetto_lazio-5299018.html

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