(Italiano) Napoli, il lungo digiuno di Callejón: come tre anni fa, obiettivo Lazio


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Zero. È quello che si legge alla casella «gol fatti» di José Maria Callejon. Un triste dato che, per fortuna, non fa il paio con gli assist, già otto in questa stagione tra campionato e Champions League. «Non è un problema, non ne sento il peso», lo spagnolo aveva chiarito qualche settimana prima della sosta natalizia, ma è ovvio che il dato non combaci con le aspettative di inizio anno e salta all’occhio di chi negli ultimi anni ha imparato ad apprezzare il calciatore arrivato nell’estate del 2013 direttamente dal Real Madrid.

I motivi possono essere tanti, su tutti la nuova gestione. Con Ancelotti il Napoli è cambiato e il calciatore che più degli altri ha modificato il suo modo di stare in campo è forse proprio Callejón. La fascia destra è sempre la sua, ma in un diverso modo: corre, lotta, si impegna, chiude sulle offensive avversarie, ma il 4-4-2 che lo vede protagonista prevede il suo arrivo al limite dell’area di rigore. Poche incursioni e più assistenze, in sostanza. C’è poco da occupare gli spazi o sostituirsi alla punta centrale, reminiscenza di dettami sarriani, con Carletto José è sì giocatore d’equilibrio assoluto ma con meno responsabilità in fase di finalizzazione. Con un anno in più e qualche straordinario ancora da fare dal suo lato, c’è da dire anche che lo spagnolo non è stato fortunato fin qui: nelle occasioni avute anche a tu per tu con i portieri avversari c’è sempre andato vicino, ma con l’urlo di gioia strozzato in gola per il finale amaro.

Nella testa di Callejón, in ogni caso, non dovrebbero addensarsi nuove nubi. Innanzitutto perché non ha mai rischiato di perdere il posto con Ancelotti ed è perfettamente in linea con il minutaggio messo insieme un anno fa (1802 i minuti fin qui giocati contro i 2147 di un anno fa, fanno la differenza le tre panchine in campionato con Samp, Parma e Frosinone), poi perché non è la prima volta che si porta indietro a Napoli un digiuno di gol tanto lungo. Un precedente, infatti, c’è e non va tanto in là con gli anni: nella stagione 2015-16, la prima di Maurizio Sarri in panchina, José non andò in rete per tutto il girone d’andata, esattamente come oggi, sbloccandosi solo nella prima giornata di ritorno al San Paolo contro il Sassuolo. Anche lì aveva collezionato otto assist ai compagni ma si era rifatto con l’Europa League, segnando cinque gol nella prima fase del torneo internazionale.

La corsa di Callejón, dunque, ripartirà dalla Lazio, prossimo appuntamento stagionale e primo turno del girone di ritorno, ancora al San Paolo. Lo spagnolo resta un punto fondamentale per il gioco del nuovo Napoli e per Ancelotti. Sembra soffrire i cambi di gestione, ma poi sa rimettersi da solo al centro della squadra: tre anni fa chiuse la sua stagione con 7 reti in campionato che spinsero la squadra verso un gran finale di annata, obiettivo riproposto anche quest’anno, con i 32 anni alle porte da festeggiare nel modo migliore.

From: Il Mattino.

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