Fabian non poteva rischiare perch ancora affaticato, meglio dare una chance ad Allan anche se la sua stagione continua a essere assai deludente. Mertens ha fatto due partite consecutive, uno che ha 33 anni non c’ nulla di male se a Verona parte dalla panchina. Meglio Milik, anche se con un piede (e mezzo) lontano dal Napoli. Gattuso ha ormai utilizzato ben ventuno giocatori della rosa del Napoli in questa primi 12 giorni dalla ripresa della stagione. Soltanto Luperto, Karnezis e Llorente non hanno giocato nemmeno un minuto (Malcuit e Manolas sono ancora indisponibili) mentre Younes ne ha giocati sei. Tre formazioni su tre partite, Ringhio ha utilizzato quasi l’intera sua rosa in questi primi 270′ della stagione ripresa dopo la drammatica interruzione per il Covid-19: perché il caldo, le partite ravvicinate e la possibilità di fare cinque sostituzioni vengono prese come una opportunità da Gattuso che fin dalla prima apparizione con l’Inter, ha preso al volo l’occasione. D’altronde lo ha spiegato: «Vorrei che fosse sempre così. Perché i musi lunghi sarebbero di meno».
Il caldo asfissiante comincia a condizionare molto anche gli allenamenti: anche oggi, sarà difficile a Castel Volturno sotto il sole e le temperatura che nel centro tecnico arriveranno attorno ai 35 gradi. A Verona, il primo impatto perché dopo due notturne, piuttosto al fresco, è arrivata la prima partita in cui l’afa ha condizionato la prestazione. Domenica al San Paolo le condizioni saranno assai simili. Ma tant’è. Il turnover più indispensabile che mai, anche perché Gattuso esige pur sempre un gioco molto veloce, fatto di rapidi cambiamenti di fronte. È inevitabile pertanto fare cambiamenti in corsa. I punti fissi ci sono: Di Lorenzo, la coppia centrale difensiva formata da Koulibaly e Maksimovic, Zielinski, Demme e Insigne. Loro ci sono sempre stati nell’undici titolare, perché vanno bene le rotazioni, ma alcuni punti fissi non vanno mai toccati. È evidente che Gattuso deve dosare le energie soprattutto durante i giorni che passano da una partita all’altra. I recuperi, per esempio, sono fondamentali per evitare gli infortuni. Ed è per questo che il vice Riccio segue passo dopo passo anche le sedute di scarico il giorno dopo il match. Le esclusioni, non sono mai bocciature. Sbagliato, per esempio, parlare di seconde linee: in queste 11 gare di campionato, Gattuso li alternerà tutti. Domenica, per esempio, potrebbero esserci delle chance anche per Younes. Così come per Lobotka. Dipende da come il tecnico azzurro valuterà le condizioni fisiche (Lobotka sta meglio, Allan ha ancora qualche problema alla caviglia).
È evidente che colpisce che due volte su tre titolare sia stato Politano e non Callejon. È chiaro che si prova già il futuro: lo spagnolo non rientra nei piani del futuro, lo sa e quindi non è escluso che domenica possa essere la sua ultima gara in Italia. È una possibilità. Non una certezza. Colpisce la disponibilità di Hysaj, due volte titolare e due volte sulla sinistra: anche lui è uno che difficilmente rinnoverà ma che non dice mai di no ogni volta che Gattuso lo chiama. E che dire di Lozano? Anche lui in bilico ma pronto a dare una mano alla causa. Ecco perché Gattuso può ruotare. Prepariamoci, dunque, a vedere Luperto e Manolas (che sta recuperando, ma non c’è fretta), a rivedere Ghoulam magari titolare con la Spal. E aspettiamoci Elmas nuovamente in campo dall’inizio, come contro l’Inter. Magari al posto di Insigne, perché è lì che piace davvero a Gattuso. Insomma, sarà pure estate, ma di risposte Gattuso ne deve avere ancora. E da queste risposte dipenderanno anche le mosse nel prossimo mercato. Che passa per Rino. Perché tutto, in questo Napoli, è nella mani di Gattuso.