Mentre Gattuso si allontana dal quinto posto, c’è la svolta per l’attaccante del Lilla: off erta accettata, nei prossimi giorni l’appuntamento per la firma
NAPOLI – All’ombra del «Tardini», nascosto in quella bolla d’afa che toglie il fiato, Victor Osimhen «gioca» la sua prima partita «italiana» in un debutto (assai) virtuale che però gli appartiene: e mentre Parma e Napoli stanno per cominciare, per provare a regalarsi ancora qualcosa, le voci che s’avvertono sullo stadio vuoto prima s’ingrossano e poi diventano un’eco. E’ quasi fatta, la cautela è un dovere istituzionale nel caos del mercato, però Cristiano Giuntoli, a bordo campo, ha appena finito di chiacchierare con Willian D’Avilla, il manager del nigeriano, per fissare un appuntamento (lunedì?) che può diventare quello decisivo: l’offerta da 4 milioni di euro è quella che ha impresso la svolta e ora non resta a De Laurentiis che sedersi intorno a un tavolo con Lopez, il presidente del Lilla, e rendere esecutivo un affare che sembra non abbia altri ostacoli. Parma-Napoli, incredibile ma vero, diventa un dettaglio assai marginale e tale resterebbe, tecnicamente, se in quell’ora e mezza anestetizzante, nelle due aree di rigore non ci fossero folate di vento scomposto e un arbitro, Giua, rigorosissimo: il 2-1 che restituisce a D’Aversa il sorriso (dopo sette partite scioccanti) e gli consegna pure la matematica salvezza, viene confezionata dagli undici metri, in una giornata stanca, sotto ritmo, e ricca di distrazioni per il Napoli, che ormai vede il Barça ovunque. […]
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