Il tecnico lo ha allenato al Milan: lo svizzero gioca poco con Pioli e ha fatto capire che vuole spazio per non restare fuori dagli Europei
Da sinistra al centro è un attimo, e mica politicamente, e ora val la pena di percorrere quella fetta di terra brulla, nella quale seminare il nuovo Napoli, per farlo crescere e germogliare, ma rapidamente. Il mercato comincerà tra un po’, quando si accenderanno ufficialmente le luci, però prima, come buona abitudine, nell’ombra succederanno un po’ di cose, alcune visibili e altre no, che tracceranno un solco. E’ già tutto maledettamente chiaro ed è pure stato annunciato solennemente da De Laurentiis: «Devo rimettere in sesto una squadra che con Gattuso ha un modo diverso di giocare: va rinforzato il centrocampo e la difesa deve concedere meno. Tutto quello che avevamo fatto in funzione di Carlo, va ora rifatto in funzione di Rino». Il Napoli che verrà, inseguirà se stesso, il suo passato, la scia di una Grande Bellezza che ha riempito gli occhi e che rimane la dolcissima ossessione: e nel 4-3-3 che verrà, in quella dimensione anche un po’ nostalgica, Giuntoli avrà bisogno (innanzitutto) di un regista o di un uomo che gli somigli e di un esterno basso di sinistra.
La corsia va riempita, ora c’è poca gente, di fatto (e di piede) soltanto Mario Rui è un mancino naturale con il quale affrontare i prossimi sei mesi: Hysaj preferisce stare a destra, Di Lorenzo idem e aspettando Ghoulam, che pare quasi Godot in questo teatro dell’assurdo che è andato in scena su quella fascia per accadimenti vari, è indispensabile dare un’occhiata in giro, assumere informazioni, costruirsi una soluzione adeguata come potrebbe esserlo Ricardo Rodriguez (27), appena quattro presenze con il Milan – tra Giampaolo e Pioli – ma quarantuno partite (tre gol e anche otto assist) nel “diavolo” di Gattuso. Certe storie nascono così, anche attraverso messaggi subliminali che sono già partiti, e Rodriguez vuole spazio e minutaggio per non restare fuori dagli Europei: il curriculum vitae basta e avanza, comprende anche 150 partite con il Wolfsburg, tanto per dire, e comunque la personalità è spiccata e anche la naturalezza a lanciarsi nello spazio. Rodriguez è una tentazione, un pensiero, e poi chissà cosa accadrà…
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