Claudio Ranieri ha il compito di risollevare le sorti della Roma dopo la sconfitta di Ferrara. Di fronte avrà il Napoli secondo in classifica e l’amico Ancelotti: «Ritrovare Carlo è sempre un piacere. I miei calciatori li ho visti propositivi e questa era la cosa importante. Questa squadra ha le potenzialità per entrare in Champions». Ecco le parole di Ranieri a due giorni dalla partita contro il Napoli.
La squadra dopo la sosta. «Finalmente ho rivisto lo spogliatoio pieno, chi era stanco ha fatto le cure. Li ho visti propositivi e questa era la cosa importante».
Ranieri contro Ancelotti. «Ritrovare Carlo è sempre un piacere, ex grande giocatore, grande allenatore e sono contento di salutarlo, ma spero sia una partita positiva per noi».
La reazione della squadra. «Se ho fatto una comunicazione forte mi aspetto una risposta forte. Un allenatore non fa nulla per nulla, mi aspetto da giocatori importanti una grossa risposta di carattere e personalità».
Olsen in bilico. «Non è in bilico lo seguivo già da prima che arrivasse alla Roma. Ha la mia fiducia».
De Rossi e Kolarov. «Sono due pezzi da 90 per qualsiasi squadra. Se dovessi averli tutti e due in campo sarebbe una gioia per me e per i tifosi. Devo valutare, non sono al 100 per cento. Devo valutare tutto, non mi piace rischiare di perdere un giocatore, è stata sempre la mia filosofia. Non li porterò ad una fase critica».
La Roma in Champions. «Questa squadra ha le potenzialità per entrare in Champions, dietro di noi ci sono squadre che spingono forte. Mi auguro che i giocatori riescano a reagire alle avversità».
El Shaarawy-Dzeko. Uno scazzo normale che avviene in ogni famiglia. Ed è tutto apposto».
Rimpianti ad accettare la Roma. «Mai nessuno, sapevo bene dove venivo e mi sono messo al lavoro. Spero che il mio lavoro dia i frutti sperati da tutti».
Tifosi. «Il rapporto squadra tifosi è sempre stato importante a Roma. Cambiano tutti, allenatori, giocatori e presidenti, il tifoso resta e ha passione. Il tifoso vuole che si dia tutto e lo dico sempre alla squadra. Sono l’arma in più e quando c’è un errore il pubblico deve incoraggiare. Sapere di sbagliare a Roma con il pubblico che rumoreggia è una difficoltà in più. Spero che ci stiano dietro con fiducia e amore».
La sostituzione di El Shaarawy a Ferrara. «È stata una riflessione tattica perché sono abituati a giocare con il 4-3-3 e i due esterni fanno un tipo di lavoro, ma con il 4-4-2 ne fanno un altro. Avevo parlato con El Shaarawy prima e gli avevo chiesto delle cose, non facendole e avendo in mente Perotti ho fatto il cambio. È stato un cambio tattico, non dovuto al litigio».
Manolas. «Ho diversi giocatori che stanno rientrando, Kostas non sta in gruppo. Oggi verrà fuori, ho la piacevole visione che tutti vogliono giocare in questo momento di difficoltà ed è un buon motivo di soddisfazione. Non posso metterli tutti insieme in campo gli infortunati, ho solo tre cambi e non voglio perderli per un lungo periodo. Lui vuole giocare, ma devo valutare. I difensori sono bravissimi non c’è differenza tra Fazio e Ivan».
L’attacco. «Il Napoli ha cambiato con Ancelotti, giocano in verticale e vanno al dunque. Dovremmo essere molto attenti perché cercheranno la palla filtrante. Si fa pressing quando hai nelle gambe 90 minuti di pressing offensivo sennò rimani giudizioso».
Elementi positivi. «Il tifoso della Roma è sempre positivo e per questo ci resta male. Dobbiamo appellarci alle partite che ci sono, ottimi scontri valevoli per una piazza importante. Dobbiamo essere fiduciosi e speranzosi per ottenere l’obiettivo che tutti abbiamo a cuore».
Conferenze stampa due giorni prima. «Per dire meno cose (ride ndc). Stare all’estero mi ha fatto capire che è meglio farle due giorni prima per stare più concentrato sulla squadra e la partita».
From: Il Mattino.