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Il Napoli anche quest’anno (finora) mantiene la leadership in merito al possesso palla (56,7%) e percentuale di passaggi riusciti (87.4%). Ma è aumentato notevolmente il distacco dalla Juventus.
Dunque gli azzurri hanno ereditato il gioco che ha contraddistinto Maurizio Sarri (del resto i calciatori sono gli stessi), aggiungendo la trionfale esperienza europea di Carlo Ancelotti, ma la differenza di punti è lievitata in modo quasi imbarazzante. Le variabili in gioco possono essere molteplici: dal cambio allenatore per gli azzurri, alla continuità affermata dei bianconeri. Dall’arrivo di un calciatore che fa la differenza come Ronaldo, al cambio modulo dal radicato 4 3 3 di Sarri al flessibile 4 4 2 di Ancelotti.
Analizzando con attenzione alcune determinate statistiche, si evincono due dati che palesano una differenza sostanziale.
Il primo è la differenza tra i tiri effettuati per partita e le reti realizzate.
Il Napoli detiene il record dei tiri per partita (18,3) ed ha realizzato meno gol rispetto alla Juventus, gol in meno che hanno fruttato più punti (tanti) per gli uomini di Allegri, avendo vinto molte partite con scarto minimo, grazie anche alla conclamata e fortissima difesa.
In definitiva la Juventus tira meno e segna di più. Gli azzurri devono essere più freddi e cinici sotto porta.
Altro aspetto che balza agli occhi, è la differenza tra i falli commessi e i cartellini ricevuti.
I dati sulle ammonizioni ed espulsioni sono molto simili:
59 “gialli” per il Napoli contro 60 per la Juventus
Riguardo ai “rossi”, sono 5 per il Napoli e 3 Juve.
Ciò che è dissimile è la differenza tra i falli commessi: 10,6 per partita del Napoli contro i 12,9 dei bianconeri.
Nonostante la Juventus commetta oltre il 20% dei falli in più, ha ricevuto (tra rossi e gialli) addirittura un cartellino in meno.
Forse i vari Chiellini, Bonucci, Pjanic, Barzagli, Matuidi e company, hanno un modo più “dolce” di commettere falli.
Napolisupporters