Al centro del Napoli, in tutti i sensi: Zielinski contro il Verona è stato il migliore a centrocampo, quello che ha fatto girare al meglio tutti quanti gli altri azzurri. Tanti palloni giocati con efficacia, il primo tentativo pericoloso del Napoli verso la porta di Silvestri, un contributo fondamentale nell’impostazione della manovra: l’uomo in più della squadra di Gattuso al Bentegodi.
Il centrocampista polacco è il presente e il futuro del Napoli, il rinnovo del contratto è vicinissimo, dopo l’annuncio di Mertens è atteso quello del suo prolungamento dell’intesa con il club azzurro per altri tre anni (fino al 2024, con opzione fino al 2025). Piotr è tra quelli in scadenza a giugno 2021 e che andrà avanti nel percorso in maglia azzurra, ha subito stregato Gattuso ed è ripartito forte in queste prime tre partite del Napoli toccando il punto più alto nell’ultima trasferta a Verona. Una prestazione super, il migliore in assoluto anche in termini di continuità: sta bene da un punto di vista atletico, è motivatissimo per questo finale di stagione e sereno per quello che sarà il suo futuro. La fumata bianca ormai è a un passo, da limare gli ultimi dettagli su un’intesa già per grandissime linee raggiunta sulla durata del nuovo contratto, l’aumento dell’ingaggio (che sarebbe intorno ai 3 milioni con i bonus) e senza inserimento di clausola rescissoria.
A centrocampo è una guida, un punto di riferimento per il modo in cui riesce a gestire il pallone, elegante nel palleggio, gioca con tutti e due i piedi e tra le sue migliori qualità c’è anche il tiro dalla distanza. Una mezzala di qualità e quantità che è chiamato all’ultimo step di crescita in termini di continuità. Gattuso sta lavorando molto anche su questo, motivandolo e caricandolo e si sono già visti i risultati in crescita di autostima.
Rendimento già quasi al top, nonostante lo stop al campionato di tre mesi e mezzo: Piotr è apparso tirato già a lucido, pronto a questa full immersion fino al 2 agosto e poi all’attesissimo impegno di Champions League con il Barcellona. Ringhio in queste tre partite lo ha impiegato sempre titolare sostituendolo nei secondo tempi per la migliore gestione delle forze. E Piotr ha mantenuto lucidità facendo sempre i movimenti giusti per ricevere palla e smistarla: al Bentegodi è stato il più efficace tra gli azzurri nella circolazione del pallone.
Intanto tutto fermo sul fronte Callejon che ha il contratto in scadenza il 30 giugno e situazione ancora tutta da definire: lo spagnolo ha mostrato nei giorni scorsi disponibilità a proseguire oltre la scadenza contrattuale ma per farlo c’è bisogno di formalizzare la mini proroga e ciò non è avvenuto. Non è stato infatti ancora trovato l’accordo economico tra il suo agente Quilon e il club azzurro e la divergenza di posizioni sarebbe in merito al pagamento degli ultimi due mesi. Saranno quindi giorni decisivi e tra gli scenari possibili c’è anche quello che la partita al San Paolo di domenica contro la Spal possa essere la sua ultima in maglia azzurra. Situazione che resta però ancora aperta a tutte le soluzioni e a quella che Callejon possa andare avanti in questo finale di stagione con uno dei grandi richiami rappresentati dalla sfida di Champions con il Barcellona (una partita speciale per lo spagnolo che è un ex del Real Madrid). Intanto Josè non ha ancora deciso sul futuro, per lui hanno mostrato interesse diversi club spagnoli.