Partiamo dalle certezze. Maurizio Sarri spinge per Higuain a Londra e lavora per piazzare il deludente Morata. A Milano, invece, Gattuso realizza l’aspirazione del Pipita di raggiungere il suo ex tecnico, con il quale è rimasto in ottimi rapporti. «Finchè si allenerà con noi dobbiamo metterlo nelle condizioni di rendere al massimo» la puntualizzazione di Ringhio al termine del ko contro i viola. Parole dal sapore di addio e contrarie a quelle pronunciate alla vigilia della sfida con la Fiorentina: «Mi tengo stretto Higuain». L’ipotesi di scambio prende così sempre più corpo. Con Sarri primo alleato dell’argentino e in pressing sul patron Abramovich per riavere il suo pupillo.
Il Chelsea vorrebbe rinforzare il reparto a gennaio con il più giovane Callum Wilson. Ma il Bournemouth fa muro e l’affare si prennuncia in salita. C’è poi un altro sponsor dell’operazione: Alice, la moglie italiana di Morata, che ha sperato più volte di rivedere il suo compagno in Serie A. L’ultima parola, però, spetterà alla Juve, proprietaria ancora del cartellino di Higuain e in contatto con entrambi i club grazie alla mediazione di un noto agente. Da quanto trapela, i bianconeri vogliono garanzie sul riscatto (36 milioni), da parte dei rossoneri o eventualmente dei Blues. La società milanese ha versato al momento solo i 18 milioni del prestito. E difficilmente riuscirà a rispettare i patti, considerando l’obiettivo pareggio di bilancio entro il 2021 e l’alto ingaggio del 31enne Higuain di 9 milioni di euro (lo stesso tra l’altro di Morata, classe però ’92). Il doppio impegno di campionato darà nuovi segnali. Un eventuale cambio sulla panchina rossonera potrebbe incidere sulle strategie di mercato, ma non sulle priorità di Leonardo: un centrocampista esperto e un attaccante multiuso.
From: Il Mattino.