«Ma Insigne è napoletano vero, non tradirà mai la sua città»


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Quelle parole di Lorenzo Insigne al termine di Sassuolo-Napoli sono
ancora nelle orecchie di tutti. «Finché resto qui
darò il 100%», in particolare quel
«Finché resto qui…», perché
sembrerebbero dare una scadenza alla sua permanenza in azzurro. E
allora il pensiero immediatamente successivo è legato al suo
agente, quel Mino Raiola che del «mal di pancia» da
trasferimento ne ha fatto un vero e proprio marchio di fabbrica.
Chissà se le parole di Lorenzo altro non sono state che un
presagio (cattivo) di un futuro lontano da Napoli. Sì, ma
non andatelo a raccontare a una bandiera del passato azzurro come
Beppe Buscolotti che ci mette un attimo a schierarsi dalla parte di
Lorenzo. «Da napoletano fa malissimo sentire tante critiche.
Lo dico per esperienza personale, anche a me accadde un anno che
era infortunato di ascoltare tanti mugugni su di me e sul mio
rendimento. Insigne è un gioiello di Napoli e come tale va
tutelato: la gente deve capire che lui sente il peso di portare
questa maglia e questo può influenzare le sue prestazioni.
Questo è il peso della fascia, servono spalle larghe».
Cosa che invece i tifosi a quanto pare non capiscono. Perché
per loro Insigne è spesso oggetto di fischi e insulti.
«Ma di che parliamo?», incalza Fastino Cané.
«A 14 anni Lorenzo faceva già la differenza. Ci tengo
molto per questo ragazzo che è un gioiello per il
Napoli». Ma non solo. «Però posso capire la
situazione, mi ricorda quella di Iuliano che ai miei tempi era
spesso oggetto di critiche da parte dei tifosi. Ma lui aveva un
grandissimo carattere e mi auguro che Insigne possa fare proprio
come lui».

From: Il Mattino.

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