Napoli, che spettacolo in attacco ma la squadra è spaccata in due


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Lo spavento è stato fortissimo: vedere Ospina accasciarsi sul campo, alla fine del primo tempo, ha tolto il fiato ai ventiseimila spettatori presenti al San Paolo. Le notizie in arrivo dall’ospedale li hanno poi rassicurati mentre il Napoli si scuoteva dal suo torpore e tornava alla vittoria contro l’Udinese. Dedicata allo sfortunato portiere colombiano.

Le ultime due esibizioni degli azzurri – Sassuolo in campionato e Salisburgo in Europa League – erano state negative. E sotto tono è stata per lunghi tratti anche la prestazione a Fuorigrotta contro un avversario alla ricerca di punti salvezza che ha creato il panico nella trequarti del Napoli, cancellando il doppio vantaggio in sei minuti, prima con Lasagna e poi con Fofana. La fase difensiva non ha funzionato: poco aggressivi i centrocampisti e distratti i centrali; spesso fuori posizione gli esterni Malcuit e Ghoulam. In Austria certi sbandamenti erano stati attribuiti alla contemporanea assenza di Koulibaly e Maksimovic, squalificati: ma ieri? Troppa sufficienza negli interventi (visto addirittura un colpetto con il tacco in area di Ghoulam nella ripresa), per l’Udinese è stato agevole sfruttare le ingenuità che una grande squadra non può permettersi. Cinque gol incassati in quattro giorni devono far scattare l’allarme, anche se sulla rete di Lasagna può esservi stato un comprensibile ritardo di Ospina, appannato nei riflessi dopo il colpo subito alla testa, per il quale comunque non era stato ritenuto necessario procedere immediatamente alla sostituzione. Preoccupa, in questa ottica, l’involuzione di Allan: troppe battute a vuoto recentemente.
 

From: Il Mattino.

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