Sarri, dopo le critiche anche gli insulti: «Italiano di m…»


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Prima le critiche della stampa e la contestazione dei suoi stessi tifosi, ieri un pareggio che complica la qualificazione alla prossima Champions League condito dagli insulti della panchina avversaria. Non c’è pace per Maurizio Sarri a Londra: la sua prima stagione alla guida del Chelsea appare sempre più malinconica. Solo la conquista dell’Europa League potrà riscattare l’annata dell’ex allenatore del Napoli che dopo il pari casalingo contro il Burnley vede allontanarsi il quarto posto. L’Arsenal, con una partita ancora da recuperare, può superare il Chelsea, raggiungibile anche dal Manchester United. Il pareggio contro una squadra già (virtualmente) salva è l’ennesima occasione sprecata di una squadra, il Chelsea, appunto, che resta un progetto incompiuto. Comprensibile dunque il nervosismo di Sarri, espulso lunedì sera in seguito ad un battibecco con la panchina avversaria.

Ad innescare la veemente reazione di Sarri – secondo la stampa britannica – sarebbe stato un insulto di natura razzista («italiano di merda»), indirizzatogli da un componente dello staff tecnico del Burnley. Come confermato negli spogliatoi da Gianfranco Zola, vice di Sarri allo Stamford Bridge. «Dopo quello che era successo Maurizio ha preferito non parlare con la stampa – la conferma di Zola -. Sarri è stato espulso dopo essere stato offeso. Penso che gli sia stato detto qualcosa dalla panchina del Burnley. Vedremo cosa fare al riguardo. Credo che la vicenda avrà un seguito: capiamo che l’adrenalina possa giocare brutti scherzi, ma era rattristito». Ancora tre partite in Premier League, e almeno altre due in Europa League per l’accesso della finale di Baku: sono le ultime occasioni a disposizione di Sarri per dare un senso ad una stagione deludente soprattutto da un punto di vista del gioco. Finora non è riuscito a trasmettere ai Blues la sua filosofia di gioco, mettendo in difficoltà anche i suoi allievi prediletti. Come Gonzalo Higuain, irriconoscibile dal suo arrivo a Londra. Contro il Burnley l’argentino ha ritrovato la rete dopo un digiuno di sei partite, ma al momento della sostituzione ha palesemente protestato contro il suo allenatore: Sarri è sempre più solo.

From: Il Mattino.

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