Un coro unanime: «Quanto accaduto a Frosinone è assurdo». I club azzurri in Europa: «Ha sempre onorato la maglia con rispetto»
NAPOLI - La notizia capovolta è che quella maglia l’ha raccolta una città intera, l’ha indossata fiera con la sua manica lunga, l’ultima diagonale appena disegnata, il sudore autentico del professionista generoso. José Maria Callejon non è mai stato solo in quell’istante di cattivo gusto: il suo dispiacere è di chi ha condannato quel gesto, custodito nella purezza di bambini che sognano la sua «numero sette», nel risveglio di un popolo che non vuole riconoscersi in quella scelta e ha deciso di schierarsi al fianco dello spagnolo. L’ha fatto attraverso i social, con un semplice messaggio, affinché quel pensiero collettivo arrivasse a destinazione. Callejon l’ha afferrato, lo ha apprezzato, non ha mai avuto dubbi sul calore e l’affetto dei suoi tifosi. Marta, la sua dolce metà, ha ringraziato i napoletani. Entrambi sanno bene quanto amore possa rifugiarsi dietro il calcio ed un pallone che rotola. Ecco perché quell’episodio lo aveva colpito, sorpreso, spiazzato. Non se l’aspettava, Callejon, che ora sorride rileggendo l’ultimo post di Koulibaly («José campione vero, voglio io la tua maglietta») e le dediche condivide sul suo profilo Instagram che esplode di notifiche e calore.
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From: Corriere Dello Sport.