«Sarri alla Juve mi divertirebbe, ma non sono che devo dire se è l’allenatore giusto». Aurelio De Laurentiis torna a parlare e lo fa dai microfoni sei Sky Sport direttamente da Capri. «Sono in parecchi a dover cambiare. Io mi tengo stretto Ancelotti, sono monogano, se trovassi un tecnico funzionale al progetto di crescita lo terrei a vita perché è più facile. Si è dimostrato un compagno di viaggio esemplare, poi è una persona colta, educata e piacevole. Possiamo discutere di tutto e abbiamo delle affinità comuni. Entrambi abbiamo il gran senso di rispetto e di amicizia, che è una cosa fondamentale, soprattutto nel calcio che chiunque ti da una pacca sulla spalla e poi ti tradisce».
Oggi è stato il giorno della firma di Di Lorenzo. «È il primo regalo di Ancelotti, un bravissimo terzino che stavamo verificando. In queste squadre che possono sembrare minori poi hanno un senso di responsabilità straordinario, perché devono combattere fino alla fine. Lui ha 26 anni e credo sia ancora molto giovane e un validissimo acquisto» ha detto. «Il Napoli sarà sicuramente più forte l’anno prossimo. Il primo anno è servito a Carlo per far giocare tutti quei giocatori che con Sarri non avevano giocato e ha dovuto valutarli. Abbiamo fino a 8 giocatori che sono fuori Italia, quest’estate durante il ritiro abbiamo tante verifiche da fare. Poi dobbiamo trovare un grandissimo attaccante, ma soltanto se è quello giusto e quindi facciamo lo sforzo per prenderlo».
«Quagliarella era soltanto un atto d’amore e di simpatia, era un forma di bel gesto. Era per dire che se lui fosse stanco e volesse venire a fare qualche partita la nostra porta resterà aperta», ha precisato il patron azzurro. «Dobbiamo capire se abbiamo bisogno di una punta o di una seconda punta, il mercato può creare delle sorprese. Entro lunedì vi darò un’altra bella notizia per l’estate».
From: Il Mattino.