«Totti ha capito che fare il dirigente è una cosa diversa che giocare»: così Fabio Capello, l’allenatore dell’ultimo scudetto giallorosso esattamente 18 anni fa, sulla separazione fra il campione romanista e il suo club. «I tifosi saranno sicuramente con Totti -ha detto Capello a Radio anch’io sport; non so per quale motivo la società non sia riuscita a gestire questa situazione». Capello non entra nel merito del divorzio: «non so quale sarà la verità di Totti, normalmente ce ne sono due, bisognerebbe conoscere anche quella della società». Capello aggiunge che «la squadra ha sempre voluto bene a Totti per ciò che ha fatto e dato per la squadra, ma quando ti viene proposta una cravatta e una scrivania, è un lavoro completamente nuovo. Quando fai parte di una dirigenza incidi un pò meno che in campo, è un lavoro completamente diverso». A parere di Capello l’ex campione «ha capito che fare il dirigente è una cosa diversa che giocare. Nelle difficoltà, non riuscendo a essere incisivo come lo era da giocatore, credo preferisca lasciare».
Maurizio Sarri alla Juventus «farà bene». Fabio Capello ha anche minimizzato i mal di pancia napoletani che hanno accompagnato l’arrivo di Sarri alla corte bianconera: «gli allenatori sono professionisti, cercati dalle squadre, non si può pensare di essere fedeli a una maglia. Lo stesso Mourinho disse mai più in Premier se non al Chelsea e poi andò a guidare il Man United». L’ex allenatore di Napoli e Chelsea alla Juventus, «farà bene -ha aggiunto Capello – perchè trova una società perfettamente organizzata che gli darà tutti gli strumenti per fare al meglio il suo lavoro. È anche una società esigente che chiede, dopo tanti scudetti, di arrivare alla Champions. Non sarà facile, ci sono grande avversari. La squadra è arrivata due volte in finale con Allegri, ma alla Juve non piace arrivare seconda. Sarri dovrà fare il salto di qualità».
From: Il Mattino.