Roma, la nuova linea di Petrachi: «Voglio calciatori con qualità morali»


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Gianluca Petrachi si presenta ai tifosi della Roma e lo fa con un’apertura a Gonzalo Hguain: «Chi lo discute è un pazzo, a Roma può ripercorrere le orme di Batistuta». Il nuovo direttore sportivo ha spiegato la sua visione del calcio, il rapporto con Franco Baldini e con il nuovo tecnico Fonseca. Ecco la conferenza stampa integrale
 
«Sono molto felice di essere arrivato qui alla Roma, per me è un onore. Qualsiasi mio collega faccia questo lavoro ambisce ad arrivare in una società prestigiosa come la Roma. Voglio ringraziare il popolo granata che mi ha sostenuto in questi 10 anni di lavoro, non l’ho fatto prima perché non ho dato mie dichiarazioni ufficiali. Da oggi parte una nuova sfida con l’ambizione di fare bene». 
 
Le prime impressioni. «Il centro sportivo lo conoscevo perché in una delle mie primissime trattative che ho fatto con la Roma le ho fatte a Trigoria. Presi Cerci quando ero al Pisa e Ljajic quando ero al Torino. Adesso che si sta rifacendo il look ed è ancora più bello. Trigoria dà l’idea della grandezza di questa società».
 
Fonseca. «Sono stato molto colpito da Paulo Fonseca, lo seguivo negli ultimi anni perché c’era un giocatore dello Shakhtar che volevo portare al Torino. Guardando quelle partite ho capito la dimensione dell’allenatore, si vedeva una squadra corta, aggressiva con il recupero di palla immediata. Una mentalità che amo e dato che ho fatto il calciatore, anche se non di prestigio, posso dire che se avessi avuto un allenatore come Fonseca avrei avuto un’altra carriera. Non è un integralista, non è fissato nel fare le stesse cose, elastico e attento ai giocatori che ha. La sua determinazione mi ha stregato, Fonseca può dare ai tifosi della Roma un’identità precisa di come la squadra gioca la domenica. Quando la gente vedrà le prime partite si renderà conto, ci vorrà del tempo ma sono ottimista. Abbiamo le idee chiare ci confrontiamo spesso e abbiamo la stessa visione di calcio».
 
Strategie di mercato. «Bisogna essere realisti, oggi è l’anno zero. È una squadra che deve ripartire con dei valori e principi e la consapevolezza di portare giocatori che abbiano qualità morali e non che abbia la pancia piena o che pensino solo al dio denaro. Io cerco di scegliere prima gli uomini che i calciatori. Per alzare il livello di questa squadra ci vuole questo tipo di messaggio, leggo di tutti questi pseudo rifiuti che arrivano. La Roma non è una succursale, chi viene a Roma deve avere entusiasmo come Spinazzola che non ha lasciato il Poggibonsi ma la Juventus. Questo entusiasmo lo voglio in tutti. Devono portare entusiasmo. Lo scorso anno è mancato un po’ di senso di appartenenza».
 
 
Dzeko. «Non deve passare il messaggio che non uno si sveglia, decide di andar via e ci ricatta: la Roma non deve essere ricattata da nessuno. Se qualcuno non vuole stare a Roma, si presenta con la squadra che paghi il giusto e può andare. Non mi piace essere preso per la gola, strozzato come si suol dire. Non mi interessa se un giocatore ha raggiunto un accordo con un’altra società, mi interessa che il giocatore sappia che non deve pensare di stare a casa sua, ma deve dare una mano a quella casa per farla vivere bene: non è il padrone. È la proprietà che decide e la Roma come società non si farà strozzare da nessuno: faremo le migliori scelte e credo che le prime soluzioni trovate abbiano un senso logico e calcistico. L’uscita di Manolas è figlia di un calciatore che voleva andar via: il suo agente mi aveva manifestato l’idea. Io ho detto a Raiola che mi dovevano pagare la clausola, altrimenti il giocatore stava qua. In realtà il Napoli ha fatto una proposta importante e nella contropartita tecnica abbiamo preso un giocatore che ha bisogno di fiducia e che ha quel profilo che dicevamo prima, un ragazzo con motivazioni e voglia: ieri Diawara mi ha chiamato e mi ha detto che è pronto a non fare le vacanze per fare il ritiro. Questo è il senso di appartenenza e entusiasmo che voglio ritrovare in ogni giocatore».
 
Higuain. «Chi discute Higuain è un pazzo. Magari ha perso un po’ di autostima ma non sta a me a giudicarlo, può far comodo alla Roma qualora Dzeko andasse via. Se si dovesse aprire qualcosa con la Juve lui deve essere il primo a crederci. Cercherò di portare giocatori con questa voglia e non sarà il campione a mettermi il sale dentro gli occhi. Per ritrovarsi, Higuain non può trovare soluzioni meglio della Roma. Qui può seguire le orme di Batistuta che ha lasciato un segno indelebile. Queste sono cose di mercato che saranno valutate più avanti».

From: Il Mattino.

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