L’avventura alle Universiadi non è andata bene per l’Argentina, che ha perso contro la Russia e il Giappone e si giocherà il minitorneo per il nono posto nei prossimi giorni, ma un ricordo resterà indelebile dell’avventura a Napoli, la sfilata con la maglia di Diego Maradona alla cerimonia inaugurale. «È stata un’idea che ci è venuta subito – racconta all’ANSA Emiliano Martinez, il capo della spedizione argentina di calcio – appena abbiamo saputo che la cerimonia si sarebbe svolta al San Paolo. Sappiamo che Diego a Napoli è ancora adorato come un Dio, come lo è in Argentina». Detto, fatto, sfilare mostrando la maglia albiceleste con il numero 10 e il nome di Maradona ha fatto impazzire i tifosi napoletani che si sono ritrovati a cantare i cori per Diego come nei favolosi anni ’80. «Sapevamo che i napoletani – spiega Martinez – sarebbero stati contenti, ma non ci aspettavamo quella reazione così forte quando abbiamo esposto la sua maglia. È stata una sensazione bellissima, difficile da descrivere. Mi sono concentrato sul tenere la maglia più in alto e visibile a tutti. Poi è arrivato anche il post sui social di Maradona che ha reso tutto indimenticabile». Diego, dall’Argentina, ha infatti ringraziato per il momento nostalgia. La festa che non è proseguita sul campo per l’Argentina che si è presentata con una vera formazione universitaria, scelta attraverso delle selezioni iniziate ad aprile e dirette proprio da Martinez. La voglia di venire a giocare a Napoli, però, era tanta: «Ero molto piccolo – spiega Martinez – quando Maradona giocava a Napoli e a quell’epoca la tecnologia non era come quella di oggi quindi non potevamo vedere molto, ma ricordo che la presentazione al San Paolo di Diego venne trasmessa al tg in Argentina. Da quel giorno la nostra amicizia con i napoletani è stata fortissima, anche se esisteva già, visto che molti di noi sono discendenti di italiani. Da piccolo mia madre mi comprò una rivista con una videocassetta di Diego a Napoli, l’ho vista mille volte, ma quella sera al San Paolo resterà per sempre uno dei miei ricordi più belli».
From: Il Mattino.