Fabian: «Voglio vincere e vedere tutta Napoli festeggiare con noi»


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«Vorrei davvero vincere un titolo per vedere l’intera città festeggiare con noi». Dal ritiro con la nazionale spagnola, Fabian Ruiz vola alto e punta su traguardi ambiziosi. Dopo aver portato la ‘Rojtà Under 21 sul tetto d’Europa a giugno, il centrocampista del Napoli punta adesso a vincere con la maglia azzurra, anche se il campionato è stato in chiaro-scuro, vittoria a Firenze, ko a Torino: «Siamo riusciti a recuperare contro la Juve da 3-0 ed è stato brutto perdere la partita così, all’ultima azione – le parole dello spagnolo in un’intervista a ‘Marcà – L’autogol di Koulibaly? Tutti siamo con lui perché sappiamo quanto sia importante per noi e in campo ci mette sempre il massimo».

Arrivato da Siviglia, sponda betis, due estati fa, Ruiz trova molte analogie con Napoli, soprattutto per la grande passione calcistica: «Siviglia è una città in cui il calcio è vissuto molto intensamente e Napoli è simile, anche se è più grande. Girando in città per strada, ogni giorno si vede quanto i tifosi amino il calcio e il Napoli.

Per loro la squadra è tutto. E per noi è molto importante sentirli vicini. Vogliamo vincere e vedere l’intera città festeggiare con noi». Anche perché Fabian Ruiz ha intenzione di restare sotto il Vesuvio ancora a lungo: «Il club e i miei agenti stanno parlando e spero che arrivi l’accordo. Io sono molto contento dal primo momento in cui sono arrivato. Mi hanno dato tanta fiducia». Nome molto gettonato in chiave mercato, ma ritenuto incedibile dal club, per Fabian Ruiz si era parlato dell’interesse di due top club come Real Madrid e Barcellona: «Credo che per tutti sia piacevole leggere il proprio nome associato a club del genere, ma ho sempre detto la stessa cosa: ho ancora quattro anni di contratto con il Napoli e sono molto contento. L’allenatore mi trasmette la fiducia che tutti giocatori desiderano». Poi un pensiero a Luis Enrique («Gli mando un grande abbraccio, in questi momenti serve un enorme forza») e un grazie di cuore alla mamma: «Grazie a lei sono riuscito a diventare un calciatore professionista e sono qui adesso. Ogni anno che passava mi rendevo conto di più dei suoi sacrifici. Le sarò sempre grato».

From: Il Mattino.

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