Champions Napoli, così gli azzurri sono diventati grandi tra le grandi


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Un Napoli dalla mentalità europea per gioco, attenzione
difensiva, intensità e colpi decisivi dei singoli. Tutto
ciò gli azzurri di Ancelotti hanno espresso contro il
Liverpool in un condensato di emozioni racchiuse in 95 minuti di
adrenalina pura. L’idea di gioco è il punto di partenza
per fronteggiare a testa alta le big di Champions League e il
Napoli l’ha mostrata in maniera chiara contro il Liverpool.
Ancelotti aveva sottolineato nella conferenza stampa di vigilia
l’importanza di non snaturare la propria identità: il
concetto è stato messo in pratica contro i reds con la
scelta iniziale di una squadra offensiva con Insigne quarto a
sinistra di centrocampo e il tandem d’attacco
Mertens-Lozano.

Atteggiamento tattico mantenuto anche con i tutti i cambi ruolo per
ruolo e cioè gli inserimenti di Llorente al posto di Lozano,
Zielinski per Insigne e Elmas per Allan: Napoli con un 4-4-2
equilibrato dall’inizio alla fine, senza mai speculare
sull’avversario ma cercando di proporre sempre la propria idea
di gioco e con la capacità di stringere i denti nei momenti
di sofferenza. Fondamentale in partite del genere infatti è
la forza offensiva ma anche la solidità difensiva, quella
mostrata dal Napoli contro lo squadrone di Klopp. Gli azzurri hanno
difeso benissimo di squadra con il sacrificio da parte di tutti, a
cominciare da attaccanti e centrocampisti, e con la capacità
di aggredire alto quando possibile ma soprattutto di tenersi bassi
nei momenti in cui bisognava tenere a bada i pericolosissimi
attaccanti del Liverpool. E poi superlativo è stato il
rendimento dei singoli difensori che non hanno mai perso duelli
negli uno contro uno: superba la prova di Mario Rui al cospetto di
Salah, gigantesco Koulibaly, prezioso di testa Manolas e già
una garanzia Di Lorenzo a destra in fase di contenimento contro un
osso duro come Manè.

From: Il Mattino.

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