Mertens-Milik, i dolci dubbi di Sarri: in due per un posto da titolare


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Dimaro-Folgarida. Pettorina gialla uno, maglietta blu l’altro: Mertens, con il nuovo look e i capelli rasati a zero, e Milik si alternano in continuazione negli schemi di attacco del Napoli. Il segnale chiaro che Sarri punta moltissimo sul belga ma nello stesso tempo confida tanto sulle potenzialità del polacco che ritiene non siano ancora del tutto esplose.

Due soluzioni diverse da sfruttare in base alle partite e allo stato di forma dei due attaccanti azzurri. Il Napoli con Mertens, brevilineo e rapido, 28 gol l’anno scorso in campionato, solo uno in meno del capoacannoniere Dzeko e quello con Milik, la torre, che partì fortissimo prima di essere bloccato dalla rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro durante un match con la maglia della nazionale polacca. E in più c’è sempre l’opzione che Dries possa essere spostato nuovamente a sinistra e cioè nel suo vecchio ruolo: così è stato provato in pomeriggio nel tridente con Pavoletti centravanti e Giaccherini a destra.

Mertens, quindi, ma anche Milik: Sarri è stato chiaro fin dall’inizio, sarà il campo a decidere chi sarà il titolare. Ovviamente Mertens parte un passo più avanti per il cammino straordinario dell’anno scorso ma Milik è un’alternativa più che affidabile. Dries e Arek, il piccolletto e il gigante, i due volti diversi dell’attacco del Napoli. Tutti e due sono partiti forte, soprattutto il belga che per le sue caratteristiche fisiche entra rapidamente in forma.

Ma anche Milik non ha perso tempo mostrando la potenza del suo sinistro nelle prove dei tiri dal limite. Si riparte, quindi, con la doppia opzione per Sarri che all’occorrenza potrebbe anche decidere di riportare Dries a sinistra (il suo ruolo originario), magari in determinati momenti delle partite lasciando Milik centravanti. Il tridente leggero, quello dei piccoletti, capace l’anno scorso di lasciare il segno in tutta la stagione e quello con il perno centrale che può sfruttare anche la sua fisicità e il colpo di testa.

L’idea di calcio è la stessa ma qualcosa nelle giocate d’attacco negli ultimi venti metri si modifica. Gli schemi offensivi sono uguali, quelli dell’anno scorso, gli stessi provati e riprovati mille volte ieri nelle esercitazioni tattiche di reparto in mattinata e di squadra del pomeriggio. Ma poi nelle sfide che conteranno davvero in campo cambierà qualcosa a seconda se il centravanti sarà Dries Mertens, oppure Arek Milik. Il belga scambia a tutta velocità nello stretto, un mago negli uno contro, scattante e rapido nel breve; il polacco invece è più potente, va in profondità ma è abile anche ad abbassarsi per scambiare con i compagni e proteggere la palla.

In dote portano un bottino di assoluto rispetto, 42 reti: 34 il belga (28 in campionato, una in coppa Italia e 5 in Champions League) e 8 il polacco (5 in campionato e 3 in Champions League) una garanzia per il calcio offensivo di Sarri, due terminali di primissimo livello. La competizione è aperta, i due attaccanti se la giocheranno e il tecnico toscano deciderà su quello che dirà il campo.

In Trentino si è già delineato lo scenario per la stagione che partirà con l’andata del preliminare di Champions League (il 15 o 16 agosto): Mertens e Milik si scambiano la maglia nelle prove tattiche sul campo di Carciato e poi se la giocheranno nel corso della stagione. Si dividono gli applausi dei tifosi azzurri in tribuna, una bella lotta anche questa: Dries è sempre tra i più acclamati, tanti incitamenti anche per il polacco. Il doppio centravanti per Sarri, il piccoletto e la torre: il Napoli riparte con super Dries e il ritrovato Arek.

From: Il Mattino.

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