I problemi fuori da campo sono oramai all’ordine del giorno, certo. Tra ammutinamenti, polemiche, dissapori e contrasti di ogni genere. Ma i problemi del Napoli sono anche dentro lo spogliatoio, al campo di allenamento e un po’ anche in palestra. Perché se la squadra non gira più come una volta, non impone il suo ritmo e appare decisamente spaccata tra i reparti, è anche perché alla base c’è qualcosa che non va nelle gambe, quelle che evidentemente girano a vuoto, o peggio, non girano affatto. Il tutto inficia sulle prestazioni e sui risultati che ora come ora sono davvero il problema principale degli azzurri.
Dopo più di un anno dall’inizio del mandato Ancelotti una delle note più negative è quella legata alla forma fisica della squadra, cosa che aveva invece rappresentato il fiore all’occhiello della gestione Sarri. Il responsabile dello staff atletico del Napoli è Francesco Mauri (figlio di Giovanni, storico preparatore atletico di Carlo Ancelotti), Luca Carlo Guerra e Manuel Morabito. A completare la squadra ci sono Francesco Cacciapuoti, preparatore atletico che si è aggiunto quest’anno, focalizzato sulla prevenzione e la gestione degli infortuni, e Mino Fulco (genero di Carletto), il nutrizionista che si occupa delle analisi e delle strategia di recupero: insieme formano uno staff tra i più giovani d’Italia e non solo. Il loro è un lavoro che si sviluppa a 360 gradi, non solo dal punto di vista del campo. Perché al primo posto nelle idee di Mauri c’è la voglia di seguire i ragazzi nella gestione quotidiana. Con Davide Ancelotti, Mauri ha sviluppato l’idea di un’app creata proprio per il Napoli che consente di avere un rapporto diretto con i calciatori quotidianamente.
Un’altra novità introdotta dallo staff di Ancelotti è «la smartboard» in palestra. Si tratta di una vera e propria lavagna intelligente che ogni calciatore trova in palestra e sulla quale può leggere tutti gli esercizi che deve sostenere. E come se non bastasse può anche vedere in anteprima come svolgere l’esercizio perché il tutto è supportato da un video esplicativo. All’interno della app personalizzata, poi, lo staff tecnico carica anche le immagini degli avversari della prossima gara . In questo modo ogni giocatore può visionare l’avversario diretto che incrocerà sulla sua strada, oppure come si muove il portiere. Guarda praticamente solo quello che gli interessa.
Per quel che riguarda il lavoro sul campo, invece, quello dello staff capitanato da Mauri si focalizza molto ad esercizi che possano essere il più simili possibili ai movimenti e alle situazioni che si possono ritrovare in partita. Una sorta di allenamento personalizzato anche durante le sedute di gruppo, con l’obiettivo di rendere specifico anche tutto il lavoro con la palla. Sopratutto in Germania, quando Ancelotti e il suo staff erano al Bayern Monaco, però, questo tipo di lavoro non ha convinto più di tanto i giocatori che tra le colpe accreditate all’allenatore hanno messo anche quella di allenamenti troppo leggeri secondo i propri canoni.
A Napoli, poi, c’è un dato che stupisce ed è quello che vede il Napoli agli ultimi posti nella classifica di serie A per chilometri percorsi (terzultimo posto con 103.193, meglio solo di Genoa e Torino). Cosa strana, se si pensa che sotto la gestione Sarri, gli azzurri erano tra i primi della classe. In tal senso fa strano il fatto che da una gestione all’altra, da Sarri ad Ancelotti, non ci sia stato alcun elemento di congiunzione. Basti pensare che Re Carlo ha portato uno staff tutto nuovo, senza voler inserire nel proprio alcuni elementi rimasti regolarmente sotto contratto lo scorso anno con il Napoli (tra questi anche l’ex preparatore Francesco Sinatti). Tra i due staff (il vecchio e il nuovo), poi, non c’è stato alcun genere di contatto. Nessun passaggio di testimone, magari per scambiarsi idee, informazioni e notizie utili per intraprendere il nuovo lavoro con il gruppo di giocatori azzurri, cosa non del tutto usuale visto che molte altre grandi società tendono sempre a non dare tagli netti nello staff tecnico, soprattutto dal lato della preparazione atletica.