Ci che accade tra Napoli ed Hellas Verona non ci riguarda. Al momento, Amrabat non sa nulla: per il rispetto che si deve all’Hellas, per il rispetto dei suoi tifosi, per il rispetto che si deve a mister Juric, che Sofyan vede come il suo padre calcistico, non vuole entrare in queste dinamiche di mercato. Lo stesso vale per noi procuratori che lo seguiamo. A dirlo Mohammed Sinouh, managing director della Stellar Group, l’agenzia di che gestisce Sofyan Amrabat. «Durante il mercato di gennaio, faremo il punto della situazione, cercando di capire se ci sarà l’offerta giusta e il club giusto per la prossima stagione. Se l’offerta giusta e i club giusti lo fanno non veniamo siamo più che felici di rimanere qui. Siamo lusingati da ciò che leggiamo, dall’interesse di grandi club come il Napoli, ma siamo concentrati solo su Verona. Dopo le prossime due gare, inizieremo a pensare al futuro», completa Sinouh.
La premessa dell’agente di Amrabat, quella del rapporto tra Napoli e Verona è essenziale per comprendere lo stato della trattativa tra i due club: nelle ultime ore, Cristiano Giuntoli, direttore sportivo degli azzurri, ha presentato una nuova offerta al suo omologo scaligero, Tony D’Amico, una nuova offerta: 15 milioni complessivi, tra parte fissa e bonus. La parte fissa, nella proposta azzurra, varia tra gli 11 ed i 12 milioni, mentre 3-4 sono i milioni di bonus, divisi tra alcuni più facilmente raggiungibili ed altri legati ad obiettivi personali (presenze, gol, assist) e di squadra, meno semplici. La risposta dell’Hellas suggerisce come la distanza tra i due club sia colmabile: 16-17 milioni di parte fissa, con bonus più bassi, ma facilmente raggiungibili, con le parti che si sono aggiornate ai prossimi giorni. Giovedì, però, a Milano il Verona ha incontrato anche l’Inter per Amrabat, iniziando ad innescare una prima piccola asta per il calciatore che, avendo già indossato in stagione le maglie di Bruges (ancora proprietaria del cartellino, con il Verona che eserciterà il riscatto per 3.5 milioni) ed Hellas Verona, potrà spostarsi dal Veneto solo l’estate prossima, in una trattativa che, ovviamente, può esser chiusa e depositata già a gennaio non appena tutte le parti troveranno un accordo.