L’ex fantasista si è raccontato in una diretta Instagram, tornando a parlare della stagione trascorsa tra gli azzurri e della squadra di oggi
NAPOLI – Con lo stop delle gare di calcio, è praticamente impossibile anche realizzare le interviste tradizionali. Ma i social, in questi giorni complicati, stanno venendo in aiuto a personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, che possono raccontarsi tramite le dirette Instagram. È il caso di Benito Carbone, ex fantasista del Napoli, tornato a parlare della stagione, quella 1994-95, trascorsa all’ombra del Vesuvio: “Il gol alla Reggiana è diventato virale su YouTube, feci una grande Coppa UEFA con tanti gol decisivi. Eravamo un bel gruppo, prima di me avevano indossato la maglia numero 10 un certo Maradona e un talento straordinario come Zola. Sono stato l’ultimo fantasista a indossare quella maglia, lo dico con emozione e orgoglio. Il pubblico di Napoli era meraviglioso e caloroso, mi sono sentito a casa. Sono cresciuto tanto, diventando un grande calciatore. Cannavaro? È senza dubbio il difensore più forte che abbia mai affrontato. A fine anno ci hanno ceduto per fare cassa, visto che il club aveva 100 miliardi di debiti. Fabio andò a Parma e io all’Inter. Senza quei problemi economici quel Napoli poteva aprire un ciclo”.
Poi, l’ex allenatore della Ternana ha detto la sua anche sul Napoli di oggi, esprimendo anche un giudizio su Ancelotti: “Non ha fallito, non si può discutere Carlo come allenatore che se quest’anno si è rotto qualcosa e il Napoli non riuscita più a seguire l’allenatore. Il primo anno di Ancelotti è stato positivo: secondo posto contro una Juventus che resta superiore e anche quest’anno – se il campionato ripartirà – vincerà lo scudetto perché resta un gradino sopra tutte le altre. Gattuso mi piace molto, è l’uomo giusto per riportare in alto il Napoli. Rino ha tanta personalità, è sanguigno, un trascinatore e in poco ha conquistato l’ambiente azzurro. Può aprire un nuovo ciclo”.