Il Verona spaventa il Torino, Zaza rimedia con una testata


CONDIVIDI/SHARE

image

Se il Verona infiocchetta il rinnovo di Juric col 46esimo punto di un gran campionato (neopromossa capace di lambire a un certo punto anche l’Europa), un Torino troppo estemporaneo si fa ulteriormente del male. Il rigore di Borini (Valeri, al Var, sanziona un gomito alto e ingenuo di Nkoulou), la risposta di Zaza non in gran serata, per il resto e la traversa di un Belotti unico vero riferimento, quei tre momenti insomma disegnano un pareggio che accorcia il margine di sicurezza granata sulla terzultima: il Lecce, che batte il Brescia, 6 punti sotto, fra i pugliesi e il Toro ci sono solo Genoa e Udinese (che deve ospitare la Juve) e da qui alla fine quelli di Longo se la vedranno con Spal, Roma, Bologna. Sotto la Mole, con lHellas, padroni di casa senza Lukic, Baselli, Izzo: ospiti, invece, orfani di Amrabat e Kumbulla. Pi Verona, sciolto e autorevole, per larghi tratti. Meglio il Torino, invece, nellultima fetta di gara, trascorsa a trazione anteriore, quasi un 4-2-4, con Berenguer e Verdi dietro le due punte.

Ecco, il trio iniziale di Longo, cioè Verdi trequartista alle spalle di Zaza e Belotti, fatica a trovarsi coi tempi giusti: crea poco e quando crea non azzanna, almeno fino al pari. La mediana, tra Rincon e Meite, sconta i suoi patimenti contro un tandem, Veloso-Pessina, parso più assertivo. Dietro, i soliti problemi di troppo, non per niente il passivo con Longo è di 24 reti subite in dodici gare. Solo tre vittorie, fin qua, per il tecnico scelto da Cairo a inizio febbraio al posto di Mazzarri. Contro l’Hellas però, come detto, efficace l’ingresso di Berenguer. Il graffio di Zaza è l’ennesimo graffio del Torino di testa, e così del resto stava per maturare il potenziale 2-1 di Belotti in extremis. Uno zoom su di lui, più che altro in chiave Nazionale: a Firenze s’era interrotta la striscia di sette gol consecutivi (due su rigore), col Verona il Gallo è stato l’unico a dare la sensazione di poter essere davvero pericoloso. Sponda Verona, la notizia del giorno è stata il rinnovo di Juric. Che prima dell’impennata di Gattuso piaceva al Napoli e, fino all’altro ieri, era dato nel mirino della Fiorentina oltre che dello stesso Torino. Allungamento fino al 2023 a 1.5 milioni l’anno, per il croato, allievo di Gasperini, di fatto alla prima annata da protagonista vero dopo le esperienze di Crotone e Genoa. Un segnale forte anche circa i piani tecnici del Verona: era proprio quello il punto su cui Juric stava riflettendo, ed evidentemente gli orizzonti prefiguratigli dall’Hellas sono tutt’altro che di ridimensionamento nonostante le prossime partenze illustri di Amrabat (Fiorentina), Rrahmani (Napoli) e Kumbulla.

From: https://www.ilmattino.it/sport/calcio/torino_verona_commento_35_giornata-5363251.html

CONDIVIDI/SHARE