Gattuso non tipo da proclami a vuoto. E allora quando dice che quello contro il Sassuolo sar un vero test in vista del Barcellona, non si sbaglia. Non solo una frase per tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi, ma un monito in vista del futuro, non troppo remoto. Oggi c’ il Sassuolo, infatti, ma tra due settimana ci sar il Bara – per di pi in trasferta – e quella sera il Napoli non potr permettersi errori di valutazione n tanto meno di concentrazione.
Pochi dubbi sul lavoro di De Zerbi che alla guida del Sassuolo ha dimostrato di avere idee moderne e proporre un calcio divertente e sempre votato all’attacco. Questa la prima analogia con il Barcellona. Ma d’altra parte non potrebbe essere diversamente visto che il punto di riferimento tattico di De Zerbi è quel Guardiola che a Barcellona ha rappresentato il punto cardinale. Con Setien la musica è decisamente diversa rispetto al passato, anche se lo spartito del tiki taka è rimasto sostanzialmente lo stesso. Sassuolo e Barcellona, infatti, sono tra le squadre che tendono meno di tutte ad alzare il pallone: tanti scambi ravvicinati e sempre palla a terra. La rete di passaggi inizia da dietro, dove De Zerbi inizia la ricerca continua della superiorità numerica in ogni zona del campo, a partire dalla difesa dove l’obiettivo è quello di trovarsi nel 3 (due centrali e il portiere) contro 2 (gli attaccanti avversari). Poi inizia il gioco di quadrati che nel centrocampo a 2 (Locatelli è praticamente intoccabile per De Zerbi) dove vengono sempre ad aiutare gli esterni (bassi o alti, a seconda delle esigenze).
Rispetto al Barcellona, però, il Sassuolo ha una rosa decisamente meno ricca e per tanto succede che se sprechi tante energie per il gioco offensivo, il rischio è quello di non essere abbastanza attrezzato in difesa. E allora? Succede – spesso – che i tanti gol subiti arrivino per errori dei singoli nel palleggio, sia nella metà campo avversaria, che nella propria. Contro il Napoli, per altro, mancherà Boga, che nelle ripartenze è la vera arma in più del Sassuolo, perché salta l’uomo con grandissima facilità e adesso ha anche imparato a gestire l’attimo dopo il dribbling con un passaggio filtrante o addirittura una conclusione in porta. Al suo posto De Zerbi sta alternando Raspadori e Haraslin, che hanno caratteristiche diverse rispetto al franco-ivoriano. «Gattuso è bravissimo a caricare e a motivare la squadra. Ha fatto un lavoro straordinario, ha vinto la Coppa Italia, ha pareggiato col Barcellona e ha rivitalizzato il Napoli. La stima che ha per me è la stessa che io provo per lui», ha detto alla vigilia De Zerbi parlando dell’allenatore del Napoli.
A proposito di Gattuso: stasera non rischierà Mertens (ancora alle prese con i postumi dell’infortunio contro il Bologna) e recupererà dalla squalifica Milik. Il polacco partirà titolare al centro dell’attacco con Insigne e Politano alle sue spalle. Mertens sta meglio, certo, e infatti potrà essere utilizzato a gara in corso. Opportunità dal primo minuto anche per Lobotka (preferito a Demme) nel ruolo di regista, mentre Hysaj è favorito su Mario Rui come terzino sinistro. In porta spazio ancora per Meret, anche se Ospina, che ieri ha fatto la partitella con i compagni, può tornare tra i convocati. Il portiere colombiano ha superato i problemi fisici delle scorse settimane e si candida per tornare al top della condizione in vista della gara di ritorno degli ottavi di Champions contro il Barcellona.