Si erano dati appuntamento. Anzi, era stato Gattuso a dire a Bakayoko Ci vediamo dopo, ma quello pi che un invito, sembrava una minaccia. Rewind. Era il 6 maggio del 2019 e durante un Milan-Bologna allenatore e centrocampista del rossonero non se le mandarono a dire. In quell’occasione, dopo i ritardi in settimana a qualche allenamento, Bakayoko ritard le operazioni per subentrare all’infortunato Biglia, mandando su tutte le furie Ringhio che in mondovisione gli disse Ci vediamo dopo, con tanto di occhiataccia verso la panchina. Certi rapporti, per, escono rinforzati da certi scontri. Nelle ultime gare di quella stagione Bakayoko torna titolare dopo il chiarimento con Gattuso, del quale conserva un ottimo ricordo. un allenatore speciale, ha tanto carattere. Non avevamo un brutto rapporto. Era interessante stare con lui, ha dichiarato in seguito il centrocampista.
E infatti a distanza di poco più di un anno, i due si ritroveranno. Non più al Milan, ma al Napoli, dove intanto Gattuso ha preso il posto di Ancelotti e dove Bakayoko andrà a prendere quello lasciato dalla cessione di Allan. Il francese di origini ivoriane, infatti, rappresenta l’uomo giusto per mettere muscoli nel centrocampo azzurro. È per questo che il Napoli ha chiuso l’operazione di prestito con il Chelsea a tempo di record e nella giornata di ieri il giocatore ha anche sostenuto le visite mediche a Villa Stuart a Roma. Tutto fatto, per la gioia di Gattuso che adesso potrà contare anche su Bakayoko per rinforzare un reparto che tra cessioni e infortuni rischiava di diventare troppo povero. Per altro il francese può diventare l’interprete ideale del centrocampo a 2 facendo decollare il nuovo progetto tattico che Gattuso sta sperimentando dal ritiro di Castel di Sangro.
L’avventura in serie A di Bakayoko (al Milan nella stagione 2018-19) è stata caratterizzata da un episodio tutt’altro che edificante per i tifosi italiani. In occasione della semifinale di coppa Italia tra Milan e Lazio, infatti, i supporter biancocelesti accolsero con cori razzisti Bakayoko al suo ingresso in campo, stesso trattamento che i tifosi della Lazio avevano riservato qualche anno prima a Kalidou Koulibaly che oggi diventa un compagno di squadra del centrocampista franco-ivoriano. Ma a proposito di Bakayoko: fin da piccolo ha sempre indossato la maglia numero 14 – numero che per altro porta anche nell’account Instagram «bakayoko_official14» -: si tratta di un omaggio al 14esimo arrondisement di Parigi dove è nato il 17 agosto del 1994. A Napoli, però, dovrà cambiare, visto che quella è già la maglia saldamente sulle spalle di Dries Mertens. Ma cambiare, quando si parla di look, non è mai stato un problema per Tiemoue Bakayoko che già ai tempi del Monaco era solito presentarsi al campo ogni settimana con i capelli di un colore diverso, e quando non bastava per dare nell’occhio, pensava bene di cambiare anche colore alla sua auto (una volta addirittura la fece verniciare rosa shocking). E a proposito di moda, il nuovo centrocampista del Napoli ne è un vero esperto, al punto tale da essere anche imprenditore e azionista del brand francese Études. «Ho sempre amato la moda e il mio stile casual ma elegante riflette questa passione. Ho trovato la stessa visione con Études. Diventando azionista, spero di ispirare atleti e case di moda ad aprirsi a nuovi mondi e profili», ha infatti raccontato recentemente Bakayoko parlando della sua nuova avventura nel campo della moda.