Insigne&Donnarumma, amici-nemici: dal sogno Italia alla lotta scudetto


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Più che una consacrazione, è stato un plebiscito. La prestazione di Lorenzo Insigne contro la Polonia – domenica sera – ha messo tutti d’accordo. I sostenitori, i critici, gli scettici, tutti della stessa opinione: Insigne è il vero punto di forza della Nazionale. Nessuna novità per il ct Roberto Mancini che fin dal minuto uno della sua gestione a Coverciano, ha consegnato all’attaccante napoletano le chiavi dell’attacco dell’Italia. Gli ha messo la maglia numero 10 sulle spalle e gli ha dato la massima libertà di esprimersi: senza gabbie o particolari dettami tattici. Insigne ha apprezzato e ringraziato alla sua maniera: mettendo in fila prestazioni di alto livello fino a quella – forse la più brillante di tutte, e non solo per il nuovo look platinato – contro la Polonia, condita da un gol annullato (per fuorigioco di Belotti) e un assist per la rete del raddoppio di Berardi.

Oggi toccherà ripetersi. Visto che la strada per la fase finale della Nations League passa inevitabilmente per Sarajevo. Mancini sarà ancora a casa, a teleguidare la Nazionale, e Insigne sarà ancora in campo, lì sulla fascia sinistra, con il compito di accendere la luce nell’ultima gara del 2020 con la maglia dell’Italia. In una Nazionale che è alla ricerca di un numero 9 che possa fare da ariete, tutto pesa sulle spalle del 10, quello che apre le autostrade per i compagni che arrivano da dietro e sulla fascia opposta. Certo, l’ideale sarebbe un gol, che con l’Italia manca da un anno esatto. Lorenzo lo ha segnato il 15 novembre del 2019 a una settantina di chilometri da Sarajevo, a Zenica dove la Nazionale ha vinto l’ultima gara di qualificazione all’europeo 2020 che è stato poi rimandato: un precedente che può far ben sperare.

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Segnare, certo, ma anche non subire gol. L’Italia punta al successo – che vorrebbe dire qualificazione alla fase finale della Nations League – anche grazie alla difesa che ha tenuto imbattuta la porta nelle ultime tre gare ufficiali con Olanda e Polonia. L’ultimo gol subito risale a settembre, sempre contro la Bosnia (ma questa volta a Firenze). La firma fu quella di Dzeko, il grande assente di questa sera, anche lui a casa bloccato dal Covid come Mancini. Una buona notizia per Gigio Donnarumma che dovrà preoccuparsi di un pericolo in meno. Chissà, occasione giusta per portarsi avanti con la testa a domenica sera, quando dovrà fare visita al Napoli con il suo Milan capolista. Da amici a nemici, quidni, con Lorenzo Insigne, che dopo i fasti in Nazionale tornerà a diventare il rivale di sempre. I due non hanno mai nascosto la loro bella amicizia tutta in salsa napoletana. Proprio prima della partenza per la Bosnia è stato Donnarumma a fare un video a Insigne mentre intonava le note di una canzone di Gigi D’Alessio, «Annarè». E a Kiss Kiss Napoli è stato proprio il cantante napoletano a svelare una curiosità. «Avete visto tutti il video di Lorenzo Insigne che canta Annarè, la mia canzone. È stato spettacolare. Lorenzo mi ha fatto una promessa, mi ha detto che se segna al Milan dedica a me il suo gol. E sapete chi ha girato quel video nel treno? Proprio Gigio Donnarumma, il portiere rossonero è un altro mio grande fan». Il duello tra Lorenzo e Gigio pende tutto dalla parte del capitano del Napoli. Ha fatto già tre gol all’amico milanista (uno nel 2016 e due volte nel 2017), ma soprattutto non ha mai perso. Certo, gli manca la rete da esattamente 3 anni e quella di domenica può essere l’occasione giusta per riprendere la tradizione così favorevole. Intanto Donnarumma lo studierà dalla sua porta questa sera, sperando che Lorenzo possa farlo sorridere. Almeno una volta in questa settimana. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/insigne_donnarumma_italia_napoli_milan-5592468.html

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