Insigne oggi a Verona gol d’autore contro gli insulti


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Insigne al Bentegodi ha sempre risposto alle offese razziste degli ultrà veronesi con i gol. Sulla panchina azzurra c’era Benitez, 23 gennaio 2014, gli azzurri vinsero 3-0. Lorenzo preso di mira dal pubblico di casa durante tutta la partita segnò il gol del raddoppio, quello della tranquillità per gli azzurri.

La scena si è ripetuta il 23 novembre 2015, primo anno di Sarri a Napoli: Insigne venne bersagliato per tutta la gara da insulti della curva gialloblù e realizzò il 2-0, quello della definitiva sicurezza: dopo la rete zittì gli ultrà veronesi. E poi in sala stampa disse: «È una grande soddisfazione segnare qui dopo le tante offese che mi vengono rivolte durante la gara».

Un bacio alla maglia dopo la rete, un segno di attaccamento alla squadra e alla città proprio nello stadio dove puntualmente arrivano valanghe di insulti contro i napoletani. E Lorenzo sogna di piazzare stasera un altro colpo dei suoi, un’altra rete, la terza al Bentegodi che possa lanciare il Napoli verso la prima vittoria in campionato. Questo è l’anno della definitiva consacrazione: stagione dopo stagione, partita dopo partita, Lorenzo ha guadagnato posizioni e ora è uno dei leader del Napoli. Un talento straordinario al servizio della squadra, segna e fa segnare: pregevole il suo assist a Mertens per il gol dell’1-0 al Nizza. Rete che poi ha sfiorato contro i francesi.

Un talento del Napoli e del calcio italiano: ora è un punto di riferimento anche per Ventura, il ct dell’Italia che lo inserirà tra i convocati per la trasferta del 2 settembre a Madrid contro la Spagna. Quella del Bernabeu sarà una partita decisiva per la qualificazione diretta ai Mondiali 2018 in Russia e il napoletano in questo momento rappresenta uno degli attaccanti di maggiore qualità del ct azzurro.

Sempre più un uomo chiave del Napoli, praticamente insostituibile come Hamsik, Sarri non lo toglie mai e lo schierò sempre titolare nella seconda parte di stagione scorsa tra campionato e Champions: un rendimento costante, decisivo sia per i suoi guizzi geniali in fase offensiva che per il suo lavoro in fase difensiva. I numeri con la squadra della sua città sempre più importanti: comincia il sesto anno anno di fila, la sua crescita è stata continua, costante, senza pause. Capitan futuro, quello che erediterà la fascia da Hamsik e che già indossa quando Marek viene sostituito.

Esterno sinistro del tridente, Lorenzo è esploso in maniera definitiva quando Mertens è stato spostato centravanti: l’impiego con continuità e il grande feeling negli uno-due con il belga sono stati decisivi per la sua completa esplosione. Lorenzo è cresciuto sotto tutti i punti di vista e riparte con la voglia di lasciare il segno, a cominciare dalla trasferta di Verona. Il suo anno, quello in cui sogna di poter vincere lo scudetto, lui che da Frattamaggiore di sogni ne ha coronati già tanti. Ora gli resta il più grande, Insigne vuole spingere il Napoli e confermarsi il miglior talento italiano della serie A.

Assist e gol, questo il marchio di Lorenzo che negli anni con Mazzarri, Benitez e Sarri è cresciuto anche fisicamente e tatticamente: Insigne oltre a un grande contributo in termini di qualità assicura sempre una grande sostanza come quantità. Ora è davvero il Magnifico.
 

From: Il Mattino.

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