Una clamorosa novità a pochi giorni dalla riunione del Collegio di garanzia dello Sport presso il Coni, chiamato martedì 22 dicembre presso la sede di Roma a decidere sul ricorso del Napoli che chiede l’annullamento della pesante sentenza emessa da due tribunali della Figc per non avere giocato il 4 ottobre a Torino la partita contro la Juventus (sconfitta a tavolino per 3-0 e un punto di penalizzazione). La Figc, infatti, non si è costituita entro la mezzanotte di giovedì 17 dicembre e quindi non ha potuto produrre memorie su questo caso, scoppiato sabato 3 ottobre, quando il club di De Laurentiis venne obbligato da due Asl a non partire dall’aeroporto di Capodichino perché c’erano stati due casi di positività al Covid-19, Elmas e Zielinski, e i loro compagni erano stati obbligati a restare a casa.
La Figc, eventualmente, potrà partecipare alla udienza e un suo legale potrà fare una arringa ma le uniche documentazioni a disposizione del Collegio di garanzia dello Sport presso il Coni, che si riunirà a sezioni unite come disposto dal presidente Franco Frattini, saranno quelle del Calcio Napoli, che entro la mezzanotte di giovedì 17 ha intanto inviato altri atti. Come era accaduto anche nel secondo grado di giudizio, anche la Juventus non si è costituita.
Il club di De Laurentiis, dopo essere stato severamente sanzionato dal giudice sportivo della Lega Serie A Gerardo Mastrandrea e dal presidente della Corte sportiva d’Appello della Figc Piero Sandulli, che aveva anche espresso duri giudizi sul comportamento del Calcio Napoli, ha affiancato l’avvocato Enrico Lubrano al proprio legale di fiducia Mattia Grassani, ribadendo nel ricorso di aver adempiuto a una disposizione della Asl e chiedendo la restituzione del punto e di poter giocare contro la Juve. La sentenza del Collegio di garanzia dello Sport presso il Coni sarà resa nota martedì 22 dicembre.