Napoli, Rrahmani finalmente titolare a Udine: solo 3 minuti per lui


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Sembrava un investimento a lungo medio-lungo termine. Una di quelle operazioni che in questo periodo storico vanno per la maggiore nel calciomercato. Oggi prendo un giocatore di prospettiva da te, ma te lo lascio in prestito fino alla fine della stagione. In questo modo mi assicuro la proprietà del cartellino evitando aste al rialzo o eventuali variazioni del valore di mercato e tra 6 mesi me lo godo per intero. La strategia del Napoli sembrava chiara, tanto più che lo scorso inverno è stata messa in pratica per ben due profili: Andrea Petagna (acquistato e lasciato in prestito alla Spal) e Amir Rrahmani (lasciato al Verona fino alla fine della lunghissima stagione 2019-20). Tutto molto facile, anche perché in questo modo il Napoli si era garantito un attaccante e un difensore potenzialmente utili per fare parte della rosa o per utilizzarle come eventuali pedine di scambio per operazioni terze.

IL CASO
Petagna è stato per un po’ con la valigia in mano, ma alla fine ha convinto Gattuso, è rimasto e vista l’assenza forzata di Mertens e Osimhen, unita alla rottura con Milik, è diventato anche l’unico attaccante centrale del Napoli. Rrahmani, invece, sapeva che le opportunità per lui sarebbero state poche, ma è arrivato alla fine del 2020 con la bellezza di zero minuti giocati. Nemmeno uno scampolo di partita per il centrale kosovaro che lo scorso anno, con la maglia del Verona era stato uno dei recordman di presenze (36 su 38 gare disputate), sempre titolare con Juric e in campo dall’inizio alla fine in tutte le partite tranne una, quando è stato sostituito nel finale contro il Milan. Anche per questo e per il suo rendimento sempre molto alto con la maglia del Verona, il Napoli ha bruciato la concorrenza (c’era ancora l’Inter sulle tracce del centrale) sul tempo, chiudendo l’accordo con il club veneto e con il giocatore già nel gennaio 2020, salvo poi lasciargli completare la stagione lì dove l’aveva iniziata. Rrahmani ha 26 anni ma è sempre stato un prospetto molto interessante: forte fisicamente, abile con i piedi e bravo nel colpo di testa, motivo per il quale è anche uno dei punti fermi della sua nazionale di cui è capitano dal giugno 2019. Per strapparlo alla concorrenza, il Napoli ha versato ben 14 milioni nelle casse del Verona un anno fa, promettendo al ragazzo un contratto da 1,8 milioni a stagione, non esattamente due spiccioli.

MISSING
Ciò nonostante, però, per vedere la prima volta di Rrahmani con la maglia azzurra abbiamo dovuto aspettare il gennaio 2021, quando Gattuso gli ha concesso 3 minuti nel finale contro il Cagliari. Apparizione fugace, visto che già nella sfida successiva, quella di mercoledì pomeriggio con lo Spezia, il kosovaro è tornato ad occupare il suo solito posto in panchina. Nemmeno l’infortunio di Koulibaly e la difficile situazione contrattuale di Maksimovic (è in scadenza e non sembra intenzionato a rinnovare il suo accordo col in Napoli) hanno aiutato Amir a trovare spazio. Le ultime prestazioni del serbo, in difficoltà sia con il Cagliari che con lo Spezia, potrebbero far convincere Gattuso a lanciare dal primo minuto Rrahmani domani pomeriggio a Udine. Se così fosse si tratterebbe dell’esordio stagionale dal primo minuto per il giocatore che fino ad oggi ha giocato meno di tutti (anche meno di Llorente, Malcuit e Ghoulam, giocatori che sembravano ai margini del progetto tecnico). Il più impiegato da Ringhio, fin qui, è stato Di Lorenzo che lì sulla destra non ha praticamente concorrenza e deve stringere i denti ogni settimana per rispondere presente alla chiamata da parte dell’allenatore. Seguono a ruota Koulibaly, sempre titolare fino all’infortunio con la Lazio, e Lozano, il vero prodigio di Gattuso che lo ha riabilitato e rilanciato dopo la stagione flop 2019-2020.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_rrahmani_titolare_udinese-5689743.html

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