Il tecnico della Ternana: “Con Gattuso siamo amici da 30 anni, ma lui non è solo carattere. Le partite le prepara bene”
ROMA – Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana (dei record) appena promossa in Serie B, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte: “Non ho sentito De Laurentiis, credo abbia altro a cui pensare visto che è una persona impegnata. A Gattuso mi legano 30 anni di amicizia, abbiamo iniziato da ragazzini insieme ed entrambi come calciatori ci siamo tolti grandi soddisfazioni. Come allenatore anche lui è partito dal basso e ha mangiato pane duro in Serie C e in Grecia. Ha lavorato bene con il Milan. Purtroppo da allenatori si rimane un po’ schiavi di quello che siamo stati come calciatori, quindi si pensa solo che sappia dare carattere invece non è solo questo, lui ha sempre preparato benissimo le partite e ha uno staff di livello. Però ripeto: noi ex calciatori recenti veniamo visti con la stessa immagine di prima”.
Su Victor Osimhen, da ex attaccante, Lucarelli ha spiegato: “Ovviamente bisogna dare tempo. E’ vero che il nostro campionato non è il più bello al mondo ma rimane tatticamente tra i più difficili, bisogna adattarsi. Ogni Nazione ormai ha una sua identità, quando arrivano i giovani dobbiamo aspettarli”. Sulla sua Ternana, vera schiacciasassi del girone C, e la possibilità di grandi palcoscenici per alcuni suoi giocatori neroverdi: “La Ternana è diventata la squadra più forte durante il percorso e la concorrenza era tanta. Chi dei miei è pronto per la Serie A? Un paio di giocatori secondo me in prospettiva possono arrivarci, sono giovani ma hanno le qualità per farlo. Poi un conto è farla nel Napoli e uno nel Livorno. Però hanno le potenzialità per giocarci. Conoscendo il presidente resteranno perché non è uno che cerca plusvalenze, ha un approccio molto entusiasta e aggressivo, cerca di creare uno zoccolo duro che possa durare nel tempo”.
Poi la chiosa di Lucarelli: “Allenare il Livorno o il Napoli? Il Livorno l’ho già allenato. Conoscete il mio affetto per Napoli: magari in un futuro prossimo sarebbe una bellissima cosa. Non credo di essere l’unico aspirante per quella panchina, credo sia molto ambita. Forse tra qualche decennio! Urlo di Napoli-Lazio 4-3? Ho ancora i capelli spettinati. Credo che per me e come sono fatto io che la gavetta sia un percorso naturale e obbligato. Mi va bene un passettino alla volta conquistarmi le categorie“.